GIULIANOVA, 2.4.2020 -
La presente vuol essere soprattutto uno spunto
di riflessione, scaturita al nostro interno,
sperando che possa servire a quelle società che
stanno pensando a una pallacanestro post
bellum coronavirus.
Le discussioni sorte in questi giorni tra i
giocatori, allenatori, procuratori e
associazioni di categoria, ci hanno spinto a non
sottoscrivere la richiesta di sospendere
definitivamente il campionato in quanto non ne
capiamo il vero obiettivo, anche se nel mero
interesse dello sport e della salute non
possiamo far altro che condividere tale
richiesta. Per inciso visto che non siamo del
tutto in regola con i pagamenti verso gli atleti
avremmo sicuramente anche uno specifico
interesse a “ non
pagare con una motivazione”.
Condividiamo però quanto scritto di recente
dagli allenatori nel suggerire di
pensare/studiare come si possa ripartire a
settembre e da qui far venire fuori come si
possa chiudere la stagione sportiva in corso,
fermo restando che si abbia a breve una
soluzione al Covid-19 (CoronaVirus).
I giocatori, nonché gli allenatori, dei
campionati dalla promozione alla serie B si
definiscono dilettanti: noi su questo punto non
siamo d’accordo! Dalle nostre parti, e chiediamo
il conforto in proposito delle altre regioni, in
Promozione e serie D crediamo non a torto che si
debbano considerare “amatori”.
I giocatori e gli allenatori di serie C Silver,
C Gold e serie B oggi, nella gran parte dei
casi, non svolgono un attività “da dilettanti”,
riteniamo però che dovranno realmente
diventarlo, ovvero, non potranno più pretendere
di sostenersi esclusivamente con i proventi
derivanti dallo sport della pallacanestro, né le
società potranno continuare a chiedere loro di
impegnarsi per 10/11 mesi l'anno.
Da queste brevi osservazioni scaturiscono le
nostre proposte valide almeno per i prossimi
due anni sportivi:
1) Eliminare i campionati di promozione e serie
D sostituendoli con un campionato a carattere
intercomunale/provinciale che potrebbe, in una
seconda fase, diventare regionale ed
eventualmente con finali nazionali (sulla falsa
riga dei campionati UISP, CSI …). La regola
fondamentale dovrà essere semplificazione in
particolare:
a.
Abolizione dei parametri;
b.
No al pagamento dei rimborsi;
c.
Obbligo da parte delle società che svolgono
attività a livello giovanile e che percepiscono
ancora i parametri di disputare il campionato in
questione.
2) Ridurre il numero delle società partecipanti
ai campionati di serie C Silver e C Gold per
disputare un campionato unico da organizzare in
funzione delle regioni (ad esempio l'Abruzzo ha
attualmente 9 squadre di C Silver e 3 di C Gold,
Molise attualmente e 2 di C silver)
3) Mantenere il campionato di Serie B come è
attualmente strutturato, con una equa
suddivisione geografica dei rispettivi gironi
4) I campionati di serie C e B dovranno avere
una durata non superiore a 8 mesi (quindi senza
la disputa di play-off e play-out) ovvero
impegnando il 70% dell’anno; resterebbero
pertanto liberi 4 mesi per:
a.
Svolgere un'attività lavorativa?
b.
Completare l’anno scolastico?
c.
Dedicarsi a spese dell’interessato a
perfezionare la pratica sportiva?
d.
……….
I procuratori sportivi dovrebbero altresì a
nostro avviso chiedere il loro compenso
direttamente ai giocatori e non alle società.
Le tasse gara, quelle di iscrizione, gli altri
addebiti per tesseramento non troverebbero
giustificazione nell’importo attualmente
richiesto e andrebbero quindi diminuite.
Analogamente anche i parametri dovrebbero essere
ridotti almeno del 30%.
Inoltre, in ragione della minore durata del
campionato, le società potrebbero avere un
risparmio di logistica pari quantomeno al 5% del
totale delle spese sostenute.
Infine le società di serie B dovrebbero essere
obbligate a partecipare anche al campionato
amatoriale di cui sopra, mentre dovrebbe essere
facoltativo la partecipazione ai campionati
Giovanili.
Queste proposte porterebbero a nostro avviso
portare ad una riduzione, in favore delle
società, del 30% dei costi sostenuti per
affrontare un anno sportivo in base ai costi
attuali
Ribadiamo, la presente vuol essere uno spunto di
riflessione per aprire un costruttivo dibattito
e far pervenire agli Organi competenti alcuni
suggerimenti prima che formulino nuove regole
per i prossimi campionati
GIULIANOVA
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