TERAMO,
16.12.2019 -
Dopo
le due sconfitte esterne consecutive in terra
emiliana, rispettivamente contro Cento e Ozzano,
l’Adriatica Press Teramo non riesce a sfruttare
a proprio vantaggio il fattore campo del Palaskà
perdendo contro Ancona 57-68.
È stata,
come da pronostico, una partita giocata
soprattutto sui nervi visto che si sono
confrontate due formazioni che dovevano vincere
a tutti i costi per muovere una classifica
diventata complicata. Alla fine, ha prevalso la
squadra che ha saputo mettere quella dose di
esperienza in più nei momenti chiave e questo lo
si è visto in maniera nitida nel quarto periodo
quando il Teramo, sul 51-53 a favore degli
ospiti, ha sprecato più di un’occasione per
completare la rimonta, passare in vantaggio e
probabilmente mettere in crisi una squadra molto
“borderline” e sfiduciata come Ancona, additata
da tutti come la delusione fin qui più grande
del “Girone di ferro”. Altro fattore che ha
fortemente penalizzato i biancorossi sono le
basse percentuali nel tiro da tre punti (21% con
6 su 28) e soprattutto nei tiri liberi, con un
disastroso 5 su 19 (26%) che grida vendetta e
che in partite del genere, purtroppo per il
Teramo, incide in maniera inevitabile.
Ancona
parte molto bene nelle prime battute del match
(2-9 al 4’) con coach Cilio costretto a chiamare
immediatamente time out. Dopo il break i
biancorossi entrano in partita con un parziale
di 8-0 che fa presagire una definitiva presa di
ritmo ma è un fuoco di paglia, i dorici infatti
scappano nuovamente con Centanni chiudendo il
primo quarto sul 12-23.
Nel secondo
quarto gli ospiti tentano l’allungo con Demarchi
e Ferri (18-33 al 14’) e, come se non bastasse,
per il Teramo piove letteralmente sul bagnato
con un fallo tecnico e un’espulsione fischiati
rispettivamente a coach Cilio e a Lestini. Qui
però qualcosa scatta nella testa di Di
Bonaventura e compagni che, colpiti anche
nell’orgoglio, cominciano a mettere più
aggressività sul parquet andando al riposo lungo
sul 27-36.
L’inerzia
cambia nella terza frazione: Ancona infatti
rientra in modo superficiale e comincia anche ad
avere quella paura di vincere, tipica di una
squadra non in fiducia. L’Adriatica Press Teramo
sente il momento e, trascinata da Montanari,
rientra definitivamente in contatto (49-53)
mettendo definitivamente in partita anche il
pubblico del Palaskà.
Ci si
aspetta un quarto periodo infuocato ma
purtroppo, proprio sul più bello, il Teramo si
spegne, non riuscendo a sfruttare diverse azioni
offensive per passare in vantaggio e cambiare
l’inerzia a proprio favore. I ragazzi di coach
Stefano Rajola non possono far altro che
ringraziare e portare a casa il match con le
giocate decisive di Rinaldi e Centanni.
Adesso per
il Teramo si prospetta un’altra partita molto
difficile sul parquet di Cesena, squadra reduce
tra l’altro da una pesante batosta al
PalaTricalle contro Chieti. Servirà una pronta
reazione dopo questa sconfitta, il campionato
non aspetta e bisogna necessariamente fare punti
per tornare a muovere la classifica. |