Giulianova,
Sabato 3 Settembre 2011 -
Per Tiziano De Patre, 42 anni, il match
d'apertura del campionato con l'Aprilia è anche
l'esordio nei panni di allenatore di prima
squadra professionistica dopo l'inizio della
carriera nelle giovanili del Giulianova e il
quadriennio vissuto al Parma fino alla guida
della Primavera.
De Patre, come ti senti alla vigilia della
“prima” da allenatore titolare prof?
«Tranquillo, se non fosse per i problemi di
organico che abbiamo tra infortuni, acciaccati e
mancanza di “under”. Un problema con il quale
dovremo imparare a convivere per l’intera
stagione»
Problemi di organico…Vuol dire?
«A parte la situazione di emergenza per la
partita con l’Aprilia, nella quale ho 15
elementi in effettive condizioni di giocare, in
generale per la stagione mancano un difensore
centrale e un “under” di centrocampo»
Chi sarà la rivelazione del Giulianova?
«Non faccio nomi. Non mi piace e non è giusto.
Vi sono 3-4 elementi interessanti candidati al
titolo di rivelazione»
Qual è il traguardo prioritario del Giulianova?
«Intanto diventare squadra. Poi, non prioritario
ma unico è la salvezza. Ad oggi, obiettivo
durissimo da raggiungere con l’organico a
disposizione. Troppe difficoltà, ripeto, con gli
infortuni e con gli under. Al completo ce la
possiamo giocare»
Le favorite del girone?
«Ora come ora, è azzardato pronosticare le
favorite. I più le indicano in Perugia,
Paganese, L’Aquila, che è fortissima, nella
stessa Aprilia, alla quale si riconosce di avere
operato meglio di tutte sul mercato»
Ti sei posto un proposito al tuo ritorno a
Giulianova: riportare i tifosi al Fadini. Questo
significa che è importante partire bene…
«E’ così. Cominciare bene è importantissimo per
creare il giusto entusiasmo e credibilità
attorno a noi. E noi abbiamo il compito di
riuscire nell’intento con il gioco, dimostrando
di avere cuore e anima, di sputare sangue sul
campo anche se, naturalmente, saranno
determinanti i risultati»
In bocca al lupo, Tiziano
“Crepi” |