Giulianova,
6.02.2012 -
Il sindaco a rischio
denuncia penale se non
farà disputare le
prossime otto partite al
“Fadini” a porte chiuse.
“Purtroppo non ci
sono alternative”,
ha dichiarato il primo
cittadino giuliese, che
si è già incontrato per
discutere della
questione con i
rappresentanti del
“Giulianova Calcio”.
“Nell'ultima riunione del Gruppo Operativo
Sicurezza – dice Mastromauro – i Vigili
del Fuoco mi hanno imposto, in base alla
recentissima normativa che obbliga ogni stadio
ad avere il certificato di prevenzione incendi,
di adeguare subito il Rubens Fadini, cosa
impossibile da farsi considerando la somma
occorrente, pari a circa 1 milione di euro.
Quindi le ordinanze da me firmate sino ad ora,
sotto la mia responsabilità, per consentire lo
svolgimento degli incontri, non sono più
sufficienti. A tal punto che rischierei di
finire sotto processo. L'unica possibilità, ora,
è quella di far disputare gli incontri a porte
chiuse. Ho incaricato l'Ufficio Tecnico
– prosegue Mastromauro - di quantificare
con esattezza le somme necessarie per completare
gli interventi utili ad ottenere l'agibilità
richiesta. Non appena riceverò il relativo
prospetto”, conclude il sindaco, “sarà
mia cura convocare una maggioranza per valutare
la sostenibilità economica e temporale degli
interventi necessari a consentire il regolare
svolgimento degli incontri alla presenza del
pubblico. Concludo dicendo che per me, tifoso
giallorosso, questa è veramente una doccia
gelata. Più fredda ancora delle temperature di
questi giorni”.
In
realtà, è esplosa la bomba ad orologeria che da
anni era innescata sull'agibilità del vecchio,
mitico Rubens Fadini. Finora, non ci sono stati
modi e soldi di trovare la strada per risolvere
il problema. E’ il caso di dire che al
Giulianova, già alle prese con una profonda
crisi societaria, mancava questa ciliegina sulla
torta. |