Giulianova, 27.02.2012 -
Si complica la scelta dello stadio "Fonte
dell'Olmo" di Roseto per le partite casalinghe
del Giulianova dopo la chiusura al pubblico del
Fadini. La Lega Pro, a seguito del sopralluogo
effettuato venerdì scorso dal suo commissario
incaricato, ha inviato una nota in cui le
ragioni del "no" prevalgono rispetto a quelle
del "si". Restano obbligatori gli interventi, ch
sarebbero a carico del Giulianova Calcio, per l’installazione
della rete wi-fi, la tribuna stampa e la
postazione per le
tv, ma è subentrato dell'altro. La Lega richiede
al Comune di Roseto un aggiornamento dell'ultimo
verbale della Commissione Provinciale di
Vigilanza sui Pubblici Spettacoli e questo già
di per se' comporterebbe un allungamento dei
tempi per la convocazione dell'organismo tecnico
della Prefettura. Solo dopo la riunione della
Commissione, poi, i tecnici della Lega dovranno
tornare per un nuovo sopralluogo di verifica,
prima di rilasciare la certificazione di
agibilità del Fonte dell'Olmo per il campionato
pro. Insomma, una doccia gelata per il
Giulianova che nel frattempo, grazie al gran
lavoro del Segretario Generale Massimo Spinozzi,
ha praticamente predisponendo tutta la
documentazione necessaria per richiedere alla
Figc, entro il prossimo venerdì 2 marzo, la
deroga per disporre del campo di gioco di
Roseto. Anche l'accordo con il Comune viciniore
era stato definito, se non fosse che le nuove
pretese della Lega frena l'amministrazione
rosetana, la quale non ha certo l'impellenza e
l'urgenza di dover apportare le modifiche allo
stadio per esigenze della squadra locale
militante in Eccellenza. Scartando l'ipotesi
dello stadio di Piano d'Accio a Teramo, per ovvi
motivi di ordine pubblico rilevati dallo stesso
Prefetto, sembra quasi che la Lega voglia
"imporre" il trasferimento del Giulianova al
Fattori de L'Aquila. Anche in questo caso,
tuttavia, rimane una situazione ingarbugliata in
quanto cadrebbero delle concomitanze con gli
impegni casalinghi della formazione rossoblù in
almeno tre date di aprile, il che comporterebbe
l'anticipo al sabato delle partite interne del
Giulianova. Comunque, una lunga serie di disagi,
con buona pace anche degli abbonati e dei pochi
tifosi giallorossi rimasti a seguire le sorti
della squadra. La società continuerà a
"trattare" per far comprendere le proprie
ragioni, ma di sicuro un rompicapo era e un
rompicapo rimane la triste questione del Fadini
a porte chiuse. In parte per l'immagine, in
parte perchè rischia davvero di infliggere una
mazzata al Giulianova che, sul campo, si sta
guadagnando una salvezza più che onorevole, a
dispetto di tanti. Anzi, di troppi. |