Giulianova, 26.5.2012 -
E’ in atto un’operazione salvataggio del
Giulianova. Un gruppo di imprenditori, definiti
“seri e affidabili”, ha avviato una serie di
riunioni nella prospettiva che Dario D’Agostino,
come ha lui stesso paventato, non ce la faccia a
iscrivere la squadra al prossimo campionato di
Seconda Divisione. Missione impossibile nel caso
che sul capo del presidente, se proprio non ha i
ventilati sostenitori-ombra, si abbatta a giorni
anche la minacciosa scure di un’ingiunzione di
pagamento di oltre 100 mila euro da parte della
Julia Servizi per il mancato pagamento delle
bollette del gasmetano al Fadini e al Castrum.
Sarebbe la mazzata del ko che, a quel punto,
dovrebbe indurre D’Agostino a scendere a più
miti consigli in eventuali trattative di
cessione della società. Le soluzioni che si
prospettano, tuttavia, riguardano l’acquisizione
del sodalizio di Via Migliori nei dilettanti se,
appunto, non avverrà l’iscrizione al campionato
di Seconda Divisione. La meno dolorosa sarebbe
quella dell’acquisizione del nuovo titolo
sportivo che consentirebbe,
sul precedente del Perugia del 2010, di
ripartire dalla Serie D. In caso non dovesse
risultare percorribile questa soluzione, si
ricomincerebbe inevitabilmente dalla Promozione.
Caldeggiata, però, anche una terza via:
agganciarsi al Cologna Paese per ripartire
dall’Eccellenza. La prudenza non è mai troppa
nel ginepraio in cui è aggrovigliato il
Giulianova, ma è comunque sicuro che ci si sta
muovendo per non far morire il calcio
giallorosso e per rilanciarlo nel giro di
due-tre anni. Nel frattempo, martedì prossimo,
sarà presentato in Lega il progetto di messa a
norma del Fadini predisposto dal tecnico
incaricato del Comune, Ing. D'Ottavi. Un passo
indispensabile per qualsiasi soluzione futura
sul Giulianova. |