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Sandro Federico:  «Abbiamo un progetto innovativo per il Giulianova in Serie D e per un futuro solido»

 

 

di Ludovico Raimondi

Giulianova, 3.7.2012 - Cominciano ad avere una identità i componenti del gruppo del quale il nostro sito, da tempo, ha anticipato l'esistenza quale possibile nuova società in grado di raccogliere l'eredità del Giulianova Calcio con l'intento di iscriversi alla Serie D. Nomi forti gli imprenditori che lo compongono: Giuseppe Core, Claudio D’Archivio, i fratelli Savini. Altri,  di sicuro spessore e affidabilità per i successi nei loro rispettivi settori industriali,  restano nell'ombra ma sarebbero pronti a sostenere il progetto che si prefigge la risalita a più alti livelli. L'uomo di punta del gruppo è Sandro Federico, e questo potrebbe bastare anche ai tifosi giallorossi per cominciare ad avere fiducia in questa iniziativa. Federico, 40 anni, è di Chieti ma giuliese di adozione: «Vivo a Giulianova da 20 anni, ho sposato una giuliese e in questa città sono nate le mie figlie», sostiene il dirigente calcistico che nella sua carriera di centrocampista ha indossato le maglie di Chieti, Avellino, Taranto, Avezzano, Lanciano, Gualdo, Torres, Sambenedettese prima di iniziare una folgorante carriera da direttore sportivo del "miracolo" Valle del Giovenco del presidente Angeloni che lo volle come suo consulente a Siena, dove Federico ha vissuto una grande esperienza quadriennale. «Il nostro progetto è innovativo e fa perno sul patrimonio di giovani che a Giulianova crescono spontaneamente e rappresentano la continuità del calcio giallorosso, oltre che un biglietto da visita nel panorama nazionale. Quando parli di un giovane del Giulianova anche i grandi club si mobilitano. La Juve inviò il capo dei suoi osservatori per andare a vedere Francesco Bontà su mia segnalazione», svela. E proprio oggi pomeriggio, durante la nostra chiacchierata,  il manager  ha ricevuto una telefonata dal ds della Juventus Fabio Paratici in prospettiva di una collaborazione nel settore “prestiti” del settore giovanile bianconero. «Potrebbe essere uno dei canali preferenziali di collaborazione a vantaggio del nostro settore giovanile, dalla scuola calcio in su», afferma Federico, praticamente disegnando l'impostazione principale del progetto che da un lato prevede il supporto di una equipe sanitaria d'avanguardia con medico sportivo, un nutrizionista e uno psicologo, e dall'altra il potenziamento dell'impiantistica sportiva, a Giulianova notoriamente carente. In proposito, un mese fa Federico ha incontrato il sindaco Francesco Mastromauro e il consigliere delegato allo sport Vinicio Ridolfi per illustrare un piano di interventi che prevede, insieme alla valorizzazione del  terreno in erba, un campo di calciotto e nuovi spogliatoi per le attività calcistiche nel Campo Scuola di Zona Orti, anche al servizio della vicina scuola media. Naturalmente la meta resta un Fadini agibile per la Serie D, categoria nella quale il gruppo conta di inserirsi con investimenti oculati e rischi calcolati: «Ormai sembra certa una ristrutturazione con tre gironi di Serie C e un girone in più di Serie D nel quale possano giocare società gloriose finite nei dilettanti, quali la Triestina, il Taranto e via dicendo. Noi siamo pronti, abbiamo anche un serie di nomi di tecnici che facciano al caso di un Giulianova che deve strutturarsi sulla politica giovanile cercando, al tempo stesso, i risultati. E' giunto il momento di uscire allo scoperto, finora non lo abbiamo fatto anche per rispetto del presidente D'Agostino, che sapevamo in difficoltà. La situazione debitoria del Giulianova Calcio, in effetti, era tale da non consentirci di poter ambire a entrare in società o a rilevarla. Si trascinava da decenni ed era inevitabile che portasse al collasso di cui si è fatto carico D'Agostino. Ma Giulianova merita il calcio che conta», la chiosa di Sandro Federico. Anzi, no. Una domanda d'obbligo: come si porrebbe la nuova società nei confronti della neonata "Città di Giulianova 1924", iscritta al campionato di Eccellenza?  «Sono convinto che si debbano cercare le condizioni di giusta convivenza nell'interesse comune del calcio giuliese», l'idea di Sandro Federico.

L'ex manager di Valle del Giovenco e Siena, ora nell'orbita della Juventus, è l'uomo di punta di un gruppo di imprenditori che da tempo lavora per ricreare le basi del rilancio del calcio giallorosso.

 
 

 

 
 

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