Giulianova,
Lunedì 5 Settembre 2011 -
"La
nostra è stata una buonissima partita,
considerando che molti giocavano insieme per la
prima volta ed eravamo in emergenza, ma la
voglia e il carattere, diciamo la mente che ha
sopperito alla mancanza di gambe, mi sono
piaciuti, sono presupposti validi per crescere,
in modo particolare nell'amalgama. Il pubblico
lo ha capito e ha sostenuto i ragazzi. E' stato
bello uscire tra gli applausi, primo passo per
riportare la gente al Fadini”. Tiziano
De Patre ha sintetizzato gli aspetti positivi
della vittoria del Giulianova sull’Aprilia che
ha consentito si partire con il piede giusto in
campionato e a lui di brindare al suo esordio di
allenatore in Seconda Divisione, malgrado
l’amarezza dell’espulsione per proteste. “Una
decisione esagerata”, l'ha definita De Patre
a commento dell’episodio che, comunque, ha messo
a nudo quel vizietto del protagonismo che sta
colpendo le terne arbitrali (nella fattispecie,
il protagonista principale è stato l’assistente
n.1). Ne pagherà le conseguenze anche l’ottimo
D’Alessandro, espulso per doppia ammonizione e
in predicato di squalifica.
Dinamico e intraprendente, seppure ancora da
disciplinare nell'istintività e nella posizione,
proprio D'Alessandro è stata una delle
rivelazioni dell'incontro con i laziali di
Vivarini. Fatta eccezione per il paio di
occasioni concesse all'Aprilia nei finali dei
due tempi, buona la stabilità generale
dimostrata anche dalla difesa, alla quale fin
dal suo arrivo a Giulianova ha conferito
equilibrio, solidità e concretezza Terrenzio. Se
esordire con una vittoria è stato comunque
importante per il Giulianova, realismo vuole che
alcuni vuoti evidenziati dal match di apertura
vadano analizzati con freddezza e colmati. Per
esempio, la disponibilità di un difensore jolly
e di un under di centrocampo, la cui mancanza si
è avvertita nella situazione di emergenza. De
Patre l'ha rimarcata anche alla vigilia della
partita ed è un bene che la lacuna si sia
avvertita subito... Il problema maggiore,
tuttavia, almeno per quanto attiene le
risultanze della "prima", rimane la mancanza di
un bomber d’area e si è visto proprio contro la
difesa ballerina dell’Aprilia che ha concesso
palle-goal invitanti sistematicamente sbagliate,
soprattutto da Morga. La dice lunga il solo goal
su rigore grazie al quale è arrivato un successo
che poteva essere al sicuro già al termine del
primo tempo. Questione di condizione? Concediamo
questa giustificazione del momento, ma se si
vuole rivedere il pubblico al Fadini, vale a die
anche quello che persiste nella sua posizione di
sfiducia e contrasto verso D'Agostino, è
inevitabile pensare che va trovata la soluzione
al problema del goal. |