Giulianova-L'Aquila
0-3:
De
Patre si scaglia contro il presidente
D'Agostino
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La voce
del Giulianova
De
Patre: «Società
inesistente, ma io non
mollo», D'Alessandro:
«Rimaneggiati abbiamo
difficoltà»
Giulianova,
Mercoledì 26 Ottobre 2011
-
Le parole di Tiziano
De Patre
(foto)
al termine del derby
perduto con L'Aquila
sono state un
detonatore, una vera
filippica nei confronti
della società, o meglio
del Presidente Dario
D'Agostino, che non si è
fatto vedere al Fadini:
«Incredibile quello
che ci accade, ci
sentiamo abbandonati al
nostro destino. La
società è inesistente,
non riesce nemmeno a
inoltrare un esposto
ufficiale per questi
arbitraggi ridicoli, che
ci danneggiano
dappertutto e
sistematicamente. Hanno
anche trattato
l'acquisto di un
giocatore, Bettoni, che
non poteva essere
tesserato e meno male
che il Giulianova Calcio
ha un segretario,
Massimo Spinozzi, che è
da Serie A ma in una
società dilettante,
altrimenti avremmo anche
corso rischi di
irregolarità. Io non
mollo, che il presidente
vuole mi cacci perchè ho
intenzione di andare
avanti con questi
ragazzi, bravi a lottare
contro tutto e tutti»,
i fulmini scagliati da
un furibondo De Patre.
Sulla partita:
«Sconfitta troppo
pesante, immeritata in
queste domensioni. Nel
primo tempo il
Giulianova ha giocato
benissimo e L'Aquila è
stata graziata dalle
prodezze del suo
portiere Testa.
Purtroppo, abbiamo
accusato l'assenza di
diversi giocatori bravi,
sostituiti da giovani
che avrebbero difficoltà
a giocare anche in
Eccellenza».
Anche il centrocampista
Geronimo D'Alessandro
ha ammesso che «il
Giulianova non ha
demeritato, la sconfitta
è stata troppo pesante
ma ha confermato che se
siamo al completo
possiamo dire la nostra,
in caso contrario
incontriamo serie
difficoltà per
l'inesperienza»
La voce dell'Aquila
Gizzi:
«Abbiamo sofferto prima
ma controllato bene
poi», Ianni: «Vittoria
meritata», Improta:
«Andai via perchè i
programmi non mi
convincevano»
Il presidente Elio
Gizzi: «La
partita si è messa
subito in discesa con il
goal di Improta, ma il
Giulianova nel primo
tempo ha giocato davvero
bene, L'Aquila è stata
salvata da Testa. Nel
secondo tempo, i ragazzi
hanno gestito il
vantaggio»
Il tecnico Maurizio
Ianni: «Successo
meritato il nostro.
Siamo stati bravi ad
andare subito in
vantaggio incanalando la
partita sui binari
giusti, ma nel primo
tempo il Giulianova ci
ha creato molti fastidi,
con grinta e carattere.
Avevo avvertito che
sarebbe stata dura.
Nella ripresa, una volta
raddoppiato, L'Aquila ha
gestito bene la gara.
L'arbitro? Ha commesso
errori a svantaggio
dell'una e dell'altra e
sul goal annullato a
Carbonaro ha fischiato
un contatto
dell'attaccante con un
nostro difensore. Non
credo sia stato
determinante».
Umberto Improta,
uno dei 4 ex in campo:
«Sono contento per la
rete che ci ha
consentito di impostare
la gara in maniera
favorevole, ma una cosa
tengo a dire sui fischi
che anche oggi mi ha
rivolto il pubblico del
Fadini, così come quando
tornai al Fadini con il
Lanciano: io non sono
andato via per soldi,
tanto è vero che ho
rischiato di rimanere
senza squadra dopo la
rescissione del
contratto. La verità è
che il Giulianova non
proponeva programmi
credibili».
Gianni Califano,
ex bomber del Giulianova
oggi direttore tecnico
dell'Aquila:
«Punteggio troppo severo
ai danni del Giulianova,
non fa testo perchè i
giallorossi erano molto
rimaneggiati. Nel primo
tempo, però, ci hanno
reso la vita dura.
L'arbitro non ha diretto
bene»