Giulianova, Giovedì 15 Settembre 2011
- Non c'è dubbio che sia stato un torto quel
primo goal dell’Arzanese, viziato da fuorigioco
del suo autore, "speedygonzales" Sandomenico.
Dario Di Giannatale, il vice in panchina dello
squalificato De Patre, ha dichiarato che il
Giulianova è stato penalizzato dalla svista
arbitrale, o meglio del suo assistente dalla
parte dei distinti. Attenzione, tuttavia, a
farne un alibi perchè, da solo, non può (e non
deve) costituire una spiegazione della seconda
sconfitta dei giallorossi nel giro di tre giorni
dopo la fac-simile di Campobasso. "Quel" goal è
arrivato al 10’ di gioco, rimanevano 80’ e
spiccioli per rimediare allo svantaggio. Il
fatto è che, proprio nel tentativo di rimediare,
il Giulianova ha confermato sia i suoi limiti in
fase di finalizzazione della manovra di fronte
ad una difesa avversaria tutt’altro che
granitica, sia una frattura tra retroguardia e
mediana che ha favorito il raddoppio e un’altra
palla-goal dei campani. Un difetto, il secondo,
affiorato già a Campobasso e che spinge a un
ripensamento di ordine tattico e di mentalità.
E’ ancora troppo presto – ribadiamo – per trarre
delle conclusioni, ma di fronte a sintomi di
tendenze è bene porsi l’interrogativo
preventivo: è capace questo Giulianova, in
attesa dell’amalgama e della pari condizione di
forma di tutti e in base alla disponibilità di
“under” di un certo tipo e spessore, di proporre
un modulo che non ha un grande finalizzatore e
costringe il solo D’Aniello, uomo di qualità, a
caricarsi sulle spalle l’onere di coprire il
centrocampo in assenza di un mediano di rottura
e sostanza (Di Michele o Della Penna, per dire)?
Ed è capace di "ragionare", senza farsi prendere
dalla fregola, nel ricucire il gioco verso la
rimonta, visto che alla lunga si perde in
traversoni e lanci lunghi che non approdano a
nulla o a qualcuno (lo stoccatore,
appunto)?Sembra di tornare alle “questioni”,
tattiche e tecniche, del girone di andata del
campionato scorso, con la differenza che almeno
questo Giulianova non difetta di spirito
reattivo, di carattere e di grinta. Anzi, a
volte va anche sopra le righe, come nel caso di
Carbonaro che, per due ammonizioni
evitabilissime, dovrà saltare ora la partita di
Fano, che, tanto per cambiare, si ripresenta
come uno scontro diretto per la salvezza. |