Tiziano De Patre è più
realista del re nell'analsi della sconfitta: “Non ho
nulla da rimproverare ai ragazzi. Hanno disputato un
buon primo tempo, nel quale c’è stato equilibrio, e
avrebbero meritato di chiuderlo in vantaggio per via
delle due traverse allo scadere. E’ l’unico rammarico
perché l’andamento della partita ha emesso una sentenza
chiara: la differenza a favore del Chieti l’hanno fatta
i cambi nella ripresa. I neroverdi potevano disporre di
giocatori importanti in panchina, soprattutto attaccanti
per attaccanti e così via…Noi abbiamo dovuto rimediare
alle contrarietà con ragazzi fuori ruolo". Il
tecnico giallorosso riporta tutti sulla terra: "E’
difficile andare avanti con l' emergenza che ci
perseguita da due mesi, alcune assenze si rievalno
determinanti. La classifica attuale non è la nostra e i
punti conquistati servono per la salvezza, per la quale
abbiamo ora tre sfide”. De Patre riconosce che
esiste un caso Rinaldi:
“Sì, il ragazzo è un caso, non riesce a trovare
continuità per la serie incredibile di infortuni. Ora
cercheremo di recuperarlo ma dovrà rimanere fermo a
lungo. In quanto ai tanti infortuni, sono nella norma,
solo che per noi pesano di più”. |
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Silvio
Paolucci è soddisfatto del Chieti ma concede l’onore
delle armi all’avversario: "Faccio i complimenti al
Giulianova. Sapevamo che sarebbe stata dura anche se i
giallorossi avevano difficoltà per via delle assenze.
Non è facile giocare contro di noi in questo momento,
loro ci hanno provato con grinta. Il risultato finale ci
premia e credo sia meritato". Con questo successo il
Chieti scavalca proprio il Giulianova in classifica ed
entra in zona play off: "Il nostro obiettivo rimane
la salvezza, non guardo neanche la classifica.
Preferisco preparare le partite settimanalmente cercando
di raccogliere il maggior numero di punti possibili.
Rimaniamo perciò coi piedi per terra, consci del fatto
che il campionato è ancora lungo e molto difficile".
L'allenatore teatino ammette che l'ingresso di Anastasi
nella ripresa è risultato decisivo e spiega perchè lo ha
portato in panchina: "Anastasi non sta benissimo
fisicamente e, dovendo giocare ogni tre giorni, ho
deciso di centellinare i suoi sforzi, e sfruttarlo nel
secondo tempo per colpire il Giulianova nel momento di
stanchezza. Ha svolto il suo lavoro ottimamente, creando
non pochi problemi alla difesa giallorossa".
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