Giulianova,
Venerdì 28 Ottobre 2011
-
Pace o tregua armata? Di
sicuro, ascia di guerra
sotterrata. Tiziano De
Patre resta alla guida
del Giulianova dopo la
durissima filippica
verso il Presidente
D'Agostino al termine
del derby perso con
L'Aquila. Ieri il
presidente si era
riservata la decisione
sul possibile esonero
del tecnico. La notte e
un secondo incontro con
l'allenatore hanno
portato consiglio. Oggi
ha deciso di andare
avanti con De Patre, che
comunque ha dalla sua la
squadra, e lo ha
ufficializzato, senza
aver rinunciato alle
immancabili
anticipazioni
preferenziali, con
questo comunicato:
«Facendo seguito al
comportamento sopra le
righe tenuto mercoledì
nell’immediato post-gara
dall’allenatore De Patre,
la Società Giulianova
Calcio e il tecnico si
sono incontrati per un
colloquio chiarificatore
dove la parti hanno
esposto le proprie
ragioni. Dall’incontro è
emersa la volontà di
proseguire concordemente
alla buona riuscita del
progetto sportivo
avviato.
La
Società ha preso atto
delle formali scuse del
tecnico per il
comportamento tenuto nei
confronti del
Presidente, dei
calciatori e di tutte le
componenti sportive
citate. Il Presidente ha
compreso che
l’atteggiamento
dell’allenatore è stato
generato da uno status
emozionale di
frustrazione e di
tensione eccessiva
dovuto all’amarezza del
momento.
Un comportamento – è
evidente – che non
appartiene alla figura
dell’uomo De Patre,
professionista serio e
impegnato. Pertanto la
Società rinnova la stima
e la fiducia nelle
capacità dell’allenatore
che, da parte sua, è
certo della totale
disponibilità delle
componenti dirigenziali
a fornire il necessario
sostegno per proseguire
con serenità e
responsabilità nella
guida della squadra, nel
buon nome della
tradizione sportiva
della città. Giulianova
Calcio srl».
Qualche colpetto alla
botte e qualche colpetto
al cerchio, la soluzione
di compromesso vuoi
perchè De Patre, al di
là del suo comportamento
un po' troppo
appassionato in e fuori
panchina, sta svolgendo
un ottimo lavoro con i
mezzi a disposizione
vuoi perchè altre strade
sono impraticabili. Il
presidente non si
sognerebbe di spendere
altri soldi per un nuovo
allenatore (vicenda
Cerone-Di Meo docet) nè
affiderebbe la squadra a
Dario Di Giannatale, il
vice di De Patre,
ammesso e non concesso,
per dirla alla Totò, che
il tecnico accetti
l'incarico "tradendo" il
suo amico titolare di
panchina. Francesco
Giorgini è il sogno dei
tifosi che non vanno più
al Fadini e con lui ne
ritroverebbero la
strada. Giorgini però
non è il "tipo" di
allenatore adatto per
D'Agostino che ama fare
tutto da solo, anche gli
acquisti e le cessioni.
E ora pensiero a
Frattamaggiore dove,
contro il Neapolis, De
Patre comanderà le
operazioni dalla tribuna
per la squalifica di tre
giornate beccate a
seguito dell'espulsione
di mercoledì scorso ed
il Giulianova recupererà
Terrenzio, D'Aniello e
Morga da squalifica,
scattata invece per
Testoni.
Sono 9 le giornate di
squalifica finora
accumulate dai
giallorossi alle quali
vanno aggiunte le 6
totali comminate a De Patre. La squadra più
"indisciplinata"
d'Italia. Anche questo è
stato uno dei punti
discussi tra il il
presidente e
l'allenatore, il quale
dovrà essere il primo,
d'ora in poi, a dare
l'esempio di equilibrio.
Altrimenti come potrà
rimproverare ai
giocatori di non
esagerare in cattiveria
agonistica?
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