Giulianova,
23.6.2012 -
La
Lega Pro indica una quindicina di club in gravi
difficoltà economiche dei 77 nella sua sfera. Tra i casi più
eclatanti figura proprio il Giulianova, insieme a quelli di
Piacenza e Triestina (due club falliti in corso di stagione),
Taranto e Siracusa (che hanno giocato i playoff), Andria, Foggia
e Pergocrema (Prima Divisione), e Casale (Seconda Divisione).
Potrebbe non farcela anche qualche neopromossa dalla D, mentre è
confermato il blocco
dei ripescaggi. Figc e Lega Pro rimandano ogni
decisione dopo che sarà noto il numero ufficiale dei club
ammessi, ma la situazione è davvero drammatica.
Il presidente
del Giulianova Calcio, Dario D’Agostino, sta arrampicandosi
sugli specchi per riuscire a rispettare le incombenti
scadenze. Entro il
30 giugno
dovrà essere presentata la domanda e la fideiussione di 300mila
euri per l'iscrizione alla Seconda Divisione, ma già Lunedì
prossimo, 25 giugno,
è il termine ultimo per il saldo degli emolumenti dovuti ai
tesserati fino a tutto il mese di aprile e per regolarizzare gli
altri adempimenti. Il Giulianova, in verità, incasserà oltre 300
mila euri: circa 150 provenienti dall’accordo per il
riscatto definitivo delle comproprietà di Dezi da parte
del Napoli e di Bontà da parte della Reggina) e 170 mila circa
dalla Legge Melandri. La sommetta, tuttavia, non potrà essere
incassata subito, sicchè, considerata la situazione di stallo
della trattativa con il gruppo Mattucci, che assomiglia a un
dietro front, D’Agostino sta cercando un "anticipo” da alcuni
imprenditori amici. Sull'iscrizione, però, D'Agostino ribadisce
quanto più volte dichiarato: “Da solo non ce la faccio, e in giro tira una brutta aria di crisi, non soltanto nel
calcio”. Senza dimenticare che il Giulianova Calcio si
ritroverebbe privo del Fadini senza i tempestivi lavori di
adeguamento. Insomma, a meno di clamorosi colpi di scena, il
calcio professionistico, a Giulianova, è sempre più vicino al
triste e mesto distacco della spina dall'attuale stato di coma. |