Giulianova,
Domenica 15.01.2012 -
La terza espulsione
della stagione di Paolo
Carbonaro, che ha
lasciato il Giulianova
in dieci negli ultimi 20
minuti di partita con il
Campobasso, non è andata
giù a Tiziano De
Patre che, dicono,
ha quasi sfiorato la
lite con il suo
giocatore. Di sicuro,
l'impiego di Carbonaro
in futuro diventa
difficile. Il tecnico,
che si è arrabbiato
all'uscita dal campo di
Carbonaro, non ha
nascosto la sua
contrarietà in sala
stampa: «E' vero, mi
sono arrabbiato molto.
L'espulsione ci ha
penalizzato proprio nel
nostro momento migliore.
E poi, il Giulianova non
è il Perugia o il
Catanzaro che può
permettersi questi
episodi che ci
ridimensionano durante
la partita. E' già così
difficile inventarsi
soluzioni alla ricerca
dei giusti equilibri
della squadra, che aveva
cominciato, contro il
Campobasso, con
giocatori fuori ruolo a
causa delle assenze.
Anch'io ho sbagliato
- ha ammesso De Patre -,
tutti possono
sbagliare. Ma Carbonaro
è al terzo episodio di
questo genere, deve
capire che non può
mettere in difficoltà i
compagni per una
protesta simile. Non so
cosa abbia detto, ma
deve agire con maggiore
intelligenza».
Da
parte sua
Paolo Carbonaro
ha spiegato ai
giornalisti la sua
versione
sull'espulsione: «Non
ho detto nulla di
irripetibile
all'arbitro, gli ho dato
del cieco e gli ho
chiesto come aveva fatto
a non vedere il fallo da
me subito. Ma non è
questo l'importante: è
la prima che mi capita,
in una stagione, di
commentare più volte un
episodio del genere. Sta
diventando anche una
cosa ridicola, me ne
rendo conto, posso solo
stare zitto e chiedere
scusa a tutti».
Sull'arrabbiatura di De
Patre l'attaccante ha
aggiunto: «In campo
non l'ho sentito, ma
posso capirlo, è giusto
che sia contrariato. Ho
sbagliato, ho messo in
difficoltà tutta la
squadra in un momento in
cui potevamo anche
ribaltare il risultato». |