Giulianova,
23.3.2012 -
L'ennesima
puntata di colpi di scena della telenovela:
il Giulianova è rimasto senza campo. Dopo Roseto, svanita anche
la possibilità di Chieti il 1 aprile, in occasione di
Giulianova-Lamezia, per la concomitanza di una
manifestazione fieristica nell’area dello Stadio Angelini
programmata quando ancora non si presentava il problema-Fadini
della società giallorossa. E così, considerato che per
regolamento il Giulianova dovrà avere lo stesso campo nel quale
disputare le restanti tre partite interne, adesso è davvero un
bel guaio. Infatti, sono cadute, ad una ad una come
birilli, tutte le soluzioni indicate per la mancanza di almeno
uno dei tre pareri necessari, contestuali e vincolanti, da parte
di Lega Pro, Prefettura di Teramo ed Enti locali stabiliti dal
decreto sulle norme di sicurezza, o per la concomitanza delle
partite e degli impegni nei vari stadi. Rimarrebbero due strade:
Pescara (boom!) o la riapertura del Fadini con una ordinanza del
Sindaco Mastromauro che si assumerebbe ogni consequenziale
responsabilità ma si vestirebbe dei panni del salvatore della
patria. Il Giulianova, insomma, è sull’orlo del precipizio in
anticipo rispetto ai tempi previsti, ossia giugno per
l’iscrizione al prossimo campionato. Eppure proprio dall’esonero
di Tiziano De Patre, quantunque clamoroso e indisponente,
potrebbe avere lanciato il segnale che Dario D’Agostino, il
quale oggi pomeriggio ha spiegato le ragioni dell’esonero alla
squadra nello spogliatoio del Fadini, prima dell’allenamento,
abbia le carte in mano per evitare la retrocessione prima e il
fallimento poi. Trova sempre più credito, difatti,
l’indiscrezione secondo la quale l’esonero di De Patre sia
avvenuto con il pretesto dei risultati negativi e di un
rilassamento della squadra, mentre in realtà aprirebbe le porte
a Marco Tosi, 52 anni, toscano, l’anno scorso tecnico della
Vibonese, voluto da una cordata di sponsor e imprenditori.
Quella cordata di cui si è parlato (e sparlato) negli ultimi due
mesi, in sostanza dal calciomercato di gennaio a Milano, e che
rileverebbe il Giulianova o la maggioranza del pacchetto
azionario di D’Agostino. E del resto, non era da D'Agostino, che
piange miseria, prendere la decisione di cacciare un allenatore
da continuare a pagare e prenderne un altro da pagare in
supplemento. Per la cronaca, Tosi è stato già sul punto di
sedere sulla panchina giallorossa nell’estate 2008, ma gli fu
preferito l’ascolano Favo. Prima della Vibonese (giunta
terzultima l'anno scorso nel girone C di Seconda Divisone)
ha allenato il San Marino e quest’anno è stato sul punto di
rilevare Maurizi nel Viareggio, che poi ha dato fiducia a
Bertolucci. Dovrebbe essere lui, dunque, lunedì la nuova guida
del Giulianova e l'incontro decisivo sarebbe fissato a Gavorrano,
dove, nel frattempo, farà da traghettatore Dario Di Giannatale,
vice ed amico di De Patre. Certo è che il Giulianova, in tutte
le sue componenti, non sta facendo annoiare nessuno nella pur
padroneggiante indifferenza. |