Giulianova, 13.4.2012 -
Caso “Fadini”, dura presa di
posizione del sindaco Mastromauro. “Ho
scritto il 7 marzo al Ministro
dell'Interno e al Presidente della
Lega Calcio di Seconda Divisione.
Nessuna risposta. Qui si sta
perpetrando una vera ingiustizia e
si sta falsando il Campionato.
Chiedo a questo punto che si
impedisca di disputare partite in
tutti gli stadi non a norma”.
“Si sta falsando il Campionato di
Lega Pro – 2^ Divisione, imponendo
ad una squadra che deve salvarsi,
quella della mia città, di disputare
gli ultimi incontri, quelli
decisivi, lontano dalle mura amiche.
E tutto ciò a causa di una frase
messa a verbale lo scorso 27
gennaio da un funzionario dei
Vigili del Fuoco. Prima di quel
verbale si poteva giocare con
ordinanza da me emessa, beninteso
assumendomene la piena
responsabilità. Perché ora le
ordinanze del sindaco di Giulianova
sono carta straccia, mentre le
ordinanze dei miei colleghi valgono
ancora? Ma Giulianova è ancora in
Italia, o appartiene a qualche stato
estero?”.
Il sindaco Francesco Mastromauro
non nasconde il suo grande
disappunto per la questione, ormai
un caso nazionale, riguardante lo
stadio “Fadini”.
“Il 7 marzo scorso scrissi
al Ministro dell'Interno Anna
Maria Cancellieri, al presidente
della Lega Calcio di Seconda
Divisione, Mario Macalli
– dichiara il sindaco – per
sapere se vi fossero stadi non a
norma in cui si continuava a
giocare. Poiché quella mia richiesta
non ha avuto sinora nessuna
risposta, ora denuncio pubblicamente
che il Campionato è falsato perché
sono avvantaggiate quelle squadre
alle quali viene permesso di giocare
nei loro stadi, anche se non a
norma. Ma non ci hanno insegnato che
la legge è uguale per tutti? Sembra
proprio di no visto che la squadra
giuliese è invece costretta a
giocare per la seconda volta fuori
dalla sua città, dopo aver dovuto
già disputare 4 gare a porte chiuse.
Ebbene – prosegue Mastromauro -
questa è una situazione grottesca
e paradossale. Anzi una vera
ingiustizia perché chi ha il dovere
di vigilare sulla effettiva
regolarità dei campionati non lo ha
fatto e continua a non farlo. Ma io
non ci sto ad accettare due pesi e
due misure. A questo punto chiedo,
anzi pretendo che ciò che è stato
fatto per il “Fadini”, che comunque
è uno stadio tra i più sicuri e
sorvegliati, e per il quale è stato
anche approntato un progetto per il
suo definitivo adeguamento, venga
fatto anche per tutti quegli stadi
che non sono a norma. Quindi si
chiudano i campi sportivi di
Aversa, Bagni di Gavorrano,
Eboli, Milazzo,
Mugnano di Napoli,
Vibo Valentia, Pagani,
Frattamaggiore, Isola del
Liri, L'Aquila
e Chieti, per
citarne solo alcuni, impedendo, già
dalla prossima domenica, che si
disputino i relativi incontri.
Attenzione – aggiunge
Mastromauro - questa mia è una
pretesa non per danneggiare altri,
ma per riaffermare il rispetto delle
regole, valide per tutti e non solo
per noi. E poiché il Ministro
dell'Interno non ha ritenuto,
attraverso i suoi organi periferici,
di far rispettare, oltre che a
Giulianova, anche altrove la
normativa nazionale”, conclude
il sindaco, “chiederò ai
parlamentari abruzzesi di proporre
una interrogazione direttamente
al Ministro dell'Interno”.
|