Giulianova,
Mercoledì 12 ottobre 2011 - C'è
soddisfazione, la si tocca, in casa del
Giulianova, ma anche raziocinio. Parola d'ordine
è: Godiamoci il terzo posto ma restiamo con i
piedi per terra. Comincia il presidente Dario
D'Agostino a pigiare sul freno quando gli
chiediamo se è proibito sognare: «No, non è
proibito sognare la salvezza. Perchè è la
salvezza il nostro obiettivo, anche se la marcia
del Giulianova ci sta regalando grandi
soddisfazioni. Con l'Isola Liri abbiamo
rischiato di pareggiare una partita in cui
abbiamo creato 5 occasioni da goal e abbiamo
strameritato di vincere, malgrado ancora una
volta l'arbitraggio abbia peccato di
protagonismo fischiandoci contro anche i mezzi
falli. Comunque, abbiamo 18 punti, è tutto fieno
in cascina per raggiungere il traguardo dei
47-48 punti, quelli appunto per rimanere nella
categoria. La colletta? Nessuno me ne ha
parlato, ma se è nelle intenzioni, si faccia
presto, le scadenze incombono. Piuttosto, sono
deluso da alcuni imprenditori giuliesi che sono
andati altrove».
Il presidente si cuce la bocca, ma è
implicito il riferimento a chi sostiene L'Aquila
a vario titolo. Dario Di Giannatale, in
panchina per la squalifica di De Patre, elogia
la squadra: «Questi ragazzi stanno andando
oltre le aspettative e le previsioni, danno non
100 ma il 130%. Oggi sono stati bravi a reagire
con forza e calma dopo il pareggio subito con un
mezzo tiro in porta. Ora però rimaniamo con i
piedi per terra, lavorando giorno per giorno».
Di
Giannatale, giuliese doc, ha rivolto un appello
al pubblico: «Ci sta sostenendo ma c'è
bisogno dell'effetto-Fadini di un tempo, il
nostro dodicesimo uomo in campo. Questi ragazzi
lo meritano». Girolamo D'Alessandro (nella
foto), ancora tra i protagonisti in un
centrocampo che abbina qualità a quantità, non
rimugina più di tanto sulla traversa colpita:
«Sarebbe stato bello segnare, ma l'importante
era innanzitutto dare seguito alle prestazione
di Milazzo, meglio che sia coincisa con un'altra
vittoria. Non era facile e il campo lo ha
dimostrato. La forza di gruppo è di sapere
modellare le squadre in base alle necessità, il
mister ci sta riuscendo tenendo conto anche del
problema degli under. Il nostro obiettivo, del
resto, è noto: tenere d'occhio il budget e
valorizzare i giovani con l'ausilio di noi
"vecchietti". Guardiamo la classifica pensando
che abbiamo 13 punti di vantaggio sulla zona
play out». Paolo Carbonaro, autore di un
goal di classe oltre che decisivo, ha esultato
scaricando tutta la rabbia accumulata in queste
prime giornate, macchiare anche da due
espulsioni: «Sì, avevo tanta frustrazione
addosso perchè mi ero lasciato bene a Giulianova
e vi sono tornato con entusiasmo. Senza
preparazione, però, no riuscivo a dare quello
che volevo e mi sono intestardito a fare cose
che non mi riuscivano. Uno stato d'animo che mi
ha portato a commettere qualche leggerezza. Devo
ringraziare i compagni che mi hanno sempre
sostenuto, come è successo anche oggi».
Francesco Morga, al quinto sigillo personale,
pensa innanzitutto alla squadra: «Sto bene
fisicamente ma è in crescita tutto il
Giulianova. Meritiamo la classifica che abbiamo,
tuttavia dobbiamo continuare a lavorare in
questo senso per giocarcela domenica dopo
domenica. La prossima sarà in casa della
Paganese, quadra fortissima, ma cercheremo di
giocarcela senza timori. Abbiamo fame di
arrivare»
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