Giulianova,
27.3.2012 -
«Non
sono sponsorizzato da nessuno, altrimenti non sarei stato
disoccupato fino a marzo. Se il presidente D'Agostino ha
contatti con imprenditori e sponsor io non c'entro niente. Io so
solo che ho peso in mano una patata bollente ma non mi sono
tirato indietro perchè già in passato, all'epoca della scelta di
Favo da parte della società, sono stato sul punto di allenare il
Giulianova». Marco Tosi, il 52 enne tecnico livornese
succeduto a Tiziano De Patre, ha tenuto così a spiegare il suo
arrivo in giallorosso. Una scelta che è anche una sfida,
ascoltando l'analisi della situazione da parte del neo
allenatore: «Ho visto un paio di volte la squadra e,
soprattutto domenica a Gavorrano, mi è parsa scarica, intimorita
e arrendevole, con errori di troppo in difesa. Il primo lavoro
da fare è recuperare l'autostima e per questo parlerò con i
giocatori, lo staff tecnico e dei collaboratori. Voglio capire
da cosa dipende questo stato di cose, compreso il problema degli
infortunati», ha proseguito Tosi. Al tecnico preme una certa
tranquillità nell'ambiente per raggiungere l'obiettivo della
salvezza «per il quale occorrono
6-7 punti» e questa tranquillità passa anche attraverso un
atteggiamento generale «non parteggiando per Tosi o De Patre.
Anzi, io non stravolgerò il gran lavoro svolto da De Patre. So
che se il Giulianova si salverà, l'80% del merito sarà suo. Io
dovrò, però, valutare il da farsi sia sul piano psicofisico che
tattico, se intervenire scaricando un po' il lavoro sul piano
atletico, considerato che ho notato un po' di stanchezza nei
ragazzi, e adeguando il modulo a seconda degli uomini a
disposizione. Io prediligo il 4-3-3 ma si vedrà strada facendo
se passare al 4-4-2 o al 3-4-3», ha concluso Tosi prima di
buttarsi nel lavoro operativo e seguire il vice Dario Di
Giannatale, traghettatore a Gavorrano, nella visita alla
Fattoria el Cerreto e del Fadini per la ripresa degli
allenamenti nel pomeriggio. Il presidente Dario D'Agostino si è
limitato a dire che «sono molto dispiaciuto dell'esonero di
De Patre ma non potevo fare diversamente. La scelta di Tosi è
avvenuta anche considerando che un paio di volte ci siamo
avvicinati ma non incrociati».
Niente su tutto il resto di cui si
è parlato e parla in merito alla situazione e alle prospettive
dell'epilogo societario. In proposito, va registrata un'altra
indiscrezione che vorrebbe D'Agostino impegnato a creare una
specie di fusione con il Tortoreto, magari utilizzando in futuro
lo stadio della confinante cittadina rivierasca, alla luce delle
difficoltà in cui si dibatte il Fadini. A proposito dello stadio
giuliese, dopo porte chiuse e dinieghi, il sindaco Mastromauro
lo riaprirà con un'ordinanza. Come reagirà la Questura? I
segnali non sembrano rassicuranti.
foto da sinistra: D'Agostino, Tosi e Di Giannatale |