GIULIANOVA, 24.6.2012 -
Dal quotidiano Il Centro di oggi pubblichiamo l'articolo dal
titolo "Giulianova, Perletta si appella agli imprenditori"
(pag. 38):
La settimana entrante potrebbe portare qualche primo passo
avanti nel rafforzamento della società del Città di
Giulianova 1924 dopo il tentativo andato a vuoto per la
fusione con la Scuola Calcio Giulianova. A proposito di
questa ipotesi, il presidente della Scuola Calcio, Claudio
D’Archivio, ha ribadito la volontà di collaborazione
"ma discorsi di fusioni o
coinvolgimenti nella società di Eccellenza sono al momento
prematuri». Il radiologo e i suoi collaboratori, in
realtà, mirano a creare, dalle fondamenta della Scuola
Calcio, un Settore Giovanile che sia fucina della futura
prima squadra. «La nostra è una semina dalla quale ci
attendiamo un buon raccolto in prospettiva, nel giro di
quattro-cinque anni". Il lavoro per potenziare il Giulianova
“grande”, che si lecca ancora le ferite dell’eliminazione
nei play off nazionali di Eccellenza ad opera dell’Imolese,
che è poi approdata in Serie D battendo in finale il
Sancolombano, continua su altri fronti. Il vice presidente
Ferdinando Perletta ha incontrato il sindaco Francesco
Mastromauro per chiedere un impegno forte nel sensibilizzare
l’imprenditoria locale a interessarsi delle sorti del Città
del Giulianova: “Francamente sono rimasto deluso
dall’indifferenza delle categorie commerciali e delle
strutture ricettive. Posso comprendere la delusione per la
caduta nei dilettanti, ma senza un loro appoggio non è
possibile andare avanti con programmi ambiziosi, tanto meno
pensare a un ripescaggio in Serie D. Non possiamo commettere
gli stessi errori della passata stagione”, sostiene Perletta.
Va ricordato che la richiesta di iscrizione in Serie D per
squadre non aventi diritto, come nel caso del Giulianova,
scadrà alle ore 14 del 4 luglio prossimo e dovrà essere
formulata on line. L’avvocato Berardo D’Antonio è impegnato
nel compito affidatogli di tessere la rete di contatti con
gli imprenditori e operatori tra i quali figurano Roberto De
Giovannini, favorevole a una sorta di azionariato popolare,
e Giuseppe Di Paolo. Adriano Mattucci, reduce dalle
esperienze dirigenziali un po’ turbolente a L’Aquila e
Bellaria con al fianco l’ex attaccante giallorosso Gianni
Califano nelle vesti di direttore sportivo, si dichiara
addirittura disponibile a rilevare la società. Si tratta di
trovare la chiave giusta per unire le buone intenzioni delle
parti visto che, sotto sotto, covano alcuni veti incrociati.
Sarà un mio pallino,
anzi lo è, ma se si vuole un dialogo corretto e
reale con l'ambiente si deve avvertire il dovere di
chiarire pubblicamente le situazioni. Questa
dirigenza non ha avvertito il dovere di
convocare una conferenza stampa, nemmeno a
conclusione del campionato che ha visto il Città di
Giulianova eliminato nei play off nazionali
dall'Imolese e con tutto quel casino nel dopo-gara
del Fadini. Vi sono dirigenti cresciuti nell'era del
presidente Tiberio Orsini il quale, nonostante fosse
tacciato di essere un dittatore dagli odierni
smemorati che lo rimpiangono, era solito portare i
resoconti dei bilanci davanti ai tifosi. Questi
dirigenti sono stati i primi critici dei presidenti,
da Quartiglia a D'Agostino, che non hanno emulato
Orsini. Eppure loro oggi fanno come quei presidenti
criticati e se hanno convocato un paio di
volte la stampa lo hanno fatto di traverso e a
loro comodo. I risultati delle loro contraddizioni
si vedono.
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