GIULIANOVA, 4.1.2013
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Con il giovane avvocato
Vincenzo De Adducis, il
primo presidente della
neonata Asd Città di
Giulianova 1924, che in
Eccellenza ha raccolto
le ceneri lasciate sul
campo da Dario
D'Agostino, l'ultimo
presidente della storia
del Giulianova Calcio,
ingloriosamente
cancellato dai
campionati di Lega Pro
per la mancata
iscrizione al campionato
luglio e dal registro
delle società
professionistiche per il
successivo fallimento a
dicembre,
giulianovailbelvedere.it
ha inteso tracciare un
bilancio al termine
della prima metà della
stagione.
Presidente, quale
bilancio si può
tracciare al termine
della prima metà della
stagione sia sul piano
tecnico dei risultati
sia sul piano della
situazione societaria?
Sul piano tecnico non
abbiamo nulla da
rimproverare allo staff
ed alla squadra,
purtroppo per noi il
Sulmona sta andando come
un treno e merita la
classifica che ha. In
poco tempo abbiamo
restituito un'identità
tecnica a questa squadra
e siamo sicuri che la
lotta sarà fino
all'ultima giornata.
Sulla società tutto à
ancora da realizzarsi ma
segue le linee che ci
eravamo dati all'inizio.
Rispetto ai programmi
e agli intendimenti
illustrati in occasione
della presentazione
della società nella Sala
Buozzi, in estate, cosa
è stato e cosa non è
stato realizzato?
Il nostro principale
obiettivo era quello di
rifondare e ridare
lustro al settore
giovanile e, tra mille
difficoltà, speriamo di
portare a termine questo
programma di rilancio;
per tutto ciò che non è
stato realizzato ci
stiamo impegnando
affinchè tutti gli
impegni presi vengano
portati a termine anche
in ottica pluriennale.
In che cosa pensate
di avere sbagliato e in
che cosa ritenete di
avere fatto meglio del
previsto?
Non sta a noi
giudicare cosa abbiamo
sbagliato e cosa
azzeccato: a fine
stagione tireremo le
somme e faremo bilanci,
ora è ancora un tantino
prematuro. Vedremo.
Era stata proclamata
la valorizzazione dei
giovani giuliesi e per
meritocrazia, non per
“raccomandazione” o
“sponsorizzazione”: in
che misura è stato
rispettato questo
proposito?
Il fatto che su una
rosa di 25 giocatori 23
o sono giuliesi o
provengono dal passato
settore giovanile la
dice tutta; inoltre è
giusto precisare che gli
unici due “stranieri” (Colacioppo
e Francia) sono quelli
che meglio hanno sposato
la causa e mostrato il
miglior spirito di
adattamento. Il loro
innesto come nel
passato, serve a
valorizzare I giovani
locali.
A livello di scuola
calcio e di settore
giovanile può dirsi che
i programmi siano stati
rispettati?
Come ho già detto,
tra molteplici
difficoltà abbiamo
rimesso in moto la
macchina del settore
giovanile e abbiamo,
inoltre, allacciato un
rapporto di intensa
collaborazione, come
storicamente sempre
accaduto, anche con la
scuola calcio presieduta
dal Dott. D’Archivio,
con la quale ci
accomunano passione,
competenza ed unità di
intenti; veniamo da anni
di "valorizzazione" di
finti calciatori e di
svendita di valori a cui
la citta' era legata,
abbiamo pagato dazio con
una diaspora che solo
dopo un duro lavoro
comincia a cessare.
A nostro avviso,
emerge un paradosso: la
squadra è più “giuliese”
oggi, con Grillo alla
guida, rispetto a quella
guidata da un allenatore
giuliese, Pagliaccetti.
Come mai?
Ad inizio stagione
l'impegno maggiore è
stato nel ricostruire
una certa base
"credibile". Con Angelo
avevamo già i cardini
tutti locali (Stacchiotti,
Testoni, Torbidone, gli
under, Francia e
Colacioppo). In seguito
abbiamo arricchito la
rosa con elementi validi
e "fatti in casa"
inseriti su un telaio
già in pista.
Vi aspettavate un
Sulmona super?
Il Sulmona è una
grande squadra,
oltretutto già
collaudata e guidata da
un ottimo allenatore.
Noi non ci aspettavamo
un simile exploit ma è
senza dubbio meritato.
Da tempo si vocifera
che il Sulmona navighi
in brutte acque sul
piano societario e che
potrebbero verificarsi
delle “sorprese” in un
futuro prossimo venturo
del campionato…Vi
risulta? E in ogni caso,
il Giulianova è nella
situazione e nelle
condizioni di
raccoglierne l’eredità?
Le vicende societarie
del Sulmona così come
quelle delle altre
squadre non ci
interessano. Pensiamo
solo a fare il nostro
puntando il più in alto
possibile
Nella conferenza
stampa di un mese fa,
sono stati lamentati il
dietro front di un forte
sponsor e l’indifferenza
di una parte importante
dell’imprenditoria
locale e della tifoseria
nei confronti della
Città di Giulianova
1924: si registrano
novità rassicuranti in
questo senso?
Stiamo lavorando
anche su questo fronte e
speriamo a breve di
portare a termine delle
operazioni; evitiamo
però di sbilanciarci
memori delle vicende
passate.
Cosa si sente di
rispondere a chi
sostiene che il
Giulianova è una
succursale del Cologna
Paese?
Nulla. Da
quest'estate abbiamo
spiegato quali passaggi
ci hanno portato a
questa scelta. Se
giocare con 9/11
prodotti giuliesi in
campo vuol dire essere
una succursale
rispettiamo tale
opinione. Ma per
curiosità ci piacerebbe
leggere cosa dicevano le
stesse persone quando
scendevano in campo, in
Lega Pro, calciatori che
oggi sono scomparsi da
tutte le scene. Allora
eravamo sede centrale,
ma di cosa?
La squadra può
definirsi aggiustata
definitivamente?
Riteniamo di aver
fatto un buon lavoro ma
proveremo, sino a quando
ce ne sarà la
possibilità, a
rinforzarla.
Qual è stato il colpo
migliore e quello
mancato?
Il colpo migliore è
stato quello di
riportare nello staff
gente che ha fatto la
storia del calcio a
Giulianova e che ha
mostrato un attaccamento
encomiabile. Mi
riferisco ai mister
Tuccella e Tortorici. Il
colpo mancato è senza
dubbio Dos Santos,
centravanti del
Civitella Valle Roveto e
capocannoniere del
campionato, ma non
abbiamo nulla da
rimproverarci, abbiamo
fatto di tutto per
tesserarlo ma lui molto
onestamente ha preferito
rimanere dove era.
Oltre al punto dolens
delle multe, ritiene che
la tifoseria abbia fatto
e stia facendo per
intero il suo dovere?
La tifoseria è stata
è e sarà sempre il
nostro punto di forza;
un fattore
imprescindibile per la
rinascita del calcio
giuliese. Sugli episodi
spiacevoli siamo
convinti che ognuno e'
responsabile per quel
che commette e che la
tifoseria stessa sapra'
agire in modo che
episodi dannosi siano
eliminati. Sulle
presenze il dato
statistico e'
lusinghiero, pari a
quello delle piazze di
Lega Pro e 4 volte
superiore a quelle delle
tristi esperienze
passate. Nulla da
aggiungere, Giulianova
e' sempre Giulianova.
Siete pronti
all’auspicato salto di
categoria?
Dobbiamo esserlo
tutti: società, squadra,
tifoseria, stampa,
città! Da soli e
disuniti è impossibile
pensare di reggere
qualsiasi campionato.
Unendo le forze nulla ci
è precluso. Noi ci
siamo, tutti sono
benvenuti, Forza
Giulianova!
Vi è mai passato per
la mente di dire: ma chi
ce lo ha fatto fare?
Tante cose passano nella
mente di una o più
persone in certi momenti
ma poi….Poi vedi quelle
"vecchie" maglie
giallorosse in campo, ,
non a caso simili a
quelle delle foto
storiche, e pensi che ne
vale la pena e che si
deve solo far meglio! |