GIULIANOVA, 22.4.2014 -
Il presidente del Città
di Giulianova 1924,
Adriano Mattucci, e
l’amministratore
delegato Ferdinando
Perletta, alla presenza
del sindaco Francesco
Mastromauro, hanno
tenuto oggi pomeriggio
nella sala convegni
dell’Hotel Cristallo una
conferenza stampa per
fare il punto della
situazione passata e
presente e delle
prospettive future.
Mattucci l'ha
analizzata con il
supporto delle cifre:
“Il campionato di
quest’anno viene a
costare 500.000 euro, di
cui fuori 300 mila sono
stati tirati finora.
Abbiamo pagato sei dei
dieci stipendi dovuti ai
giocatori, altre società
molti di meno ed entro
giugno manterremo tutti
gli impegni” l’apertura
dell’intervento del
presidente che ha
proseguito manifestando
soprattutto “dispiacere
per le cattiverie che ci
vengono rivolte, non
siamo qui per rubare.
Abbiamo raggiunto la
salvezza e sfiorato i
playoff ma il nostro
lavoro è proiettato
prima di ogni altro ad
allargare la società”.
Mattucci è stato colpito
dalla manifestazione
promossa sabato scorsa
da “Giuliesi per
sempre”, nella quale
sono stati ricordati i
grandi risultati e i
tanti talenti lanciati
dal settore giovanile
nella storia del
Giulianova Calcio.
“Davvero una bella
cosa. Vorremmo riportare
il settore giovanile a
quei livelli a
Giulianova, ma non sarà
possibile se prima non
verrà potenziata la
società. Stiamo
lavorando per questo
obiettivo e ci sono
imprenditori interessati
a entrare, uno anche
presente in sala”,
ha ammiccato il
presidente riferendosi a
Giuseppe Marozzi.
Perletta ha
difeso a spada tratta
l’operato di Mattucci:
“Le critiche vanno
accettate, ma al
presidente bisognerebbe
dire solo grazie se
siamo in Serie D. Senza
di lui non saremmo
neanche in eccellenza”,
ha affermato
l’amministratore
delegato che ha chiarito
anche la situazione che
si è sviluppata dalla
nascita del Città di
Giulianova 1924 nella
primavera 2012.
“Ho venduto, anzi
praticamente regalato,
il titolo sportivo del
Cologna Paese al
Giulianova, che sarebbe
morto anche in
Promozione. Allora
furono state fatte delle
promesse che poi non
sono state mantenute. Mi
sono esposto
personalmente con
impegni economici che
sto mantenendo grazie
alla nuova società. Ora,
però, non posso più
sostenere lo sforzo e se
il prossimo anno non ci
sarà un aiuto, non potrò
restare. Se siamo in
ritardo con gli stipendi
è anche per la
situazione ereditata
dalla vecchia gestione,
ai giocatori chiediamo
un po’ di pazienza,
prenderanno tutto.
Quindi meno chiacchiere
e più impegno”.
L’ad ha ringraziato
anche il sindaco “che
ci è stato vicino” e
chi ha ospitato i
giocatori.
Prendendo la parola,
Mastromauro ha
riconosciuto che “se
c'è ancora il calcio a
Giulianova, si deve a
quanto è stato fatto da
Perletta l'anno scorso e
da Mattucci e dai suoi
collaboratori
quest'anno. Si critica
spesso – ha aggiunto
il primo cittadino -
ma va dato a Cesare
quello che è di Cesare.
Non è semplice mantenere
la squadra in Serie D,
per giunta senza
contributi dalla lega,
per questo c'è bisogno
del sostegno di tutti”.
Il sindaco ha poi
annunciato che, in caso
di sua conferma alle
prossime elezioni,
saranno adeguati gli
impianti sportivi, dal
Castrum in sintetico, ai
campi del Gualandi e di
Zona Orti. Anche
Mastromauro, tuttavia,
ha battuto il tasto
dell’ampliamento della
compagine societaria: “Su
questo fronte, i
dirigenti stanno
svolgendo un ottimo
lavoro, sebbene
difficilissimo di questi
tempi. Dovrebbe valere
l’esempio di passione e
di interesse
dell’imprenditore
venezuelano di origini
giuliesi, La Canale. In
2-3 anni l'obiettivo è
di creare una società
solida e senza debiti”.
Un augurio che non può
non accomunare tutte le
componenti dell’ambiente
sportivo giallorosso.
Collaborazione di
Vincenzo Raimondi |