GIULIANOVA, 4.7.2013 -
La società A.S.D. Città di Giulianova 1924
comunica che "è stata regolarmente
formalizzata l’iscrizione al Campionato
Regionale di Eccellenza.
Contestualmente è stata presentata la domanda di
ripescaggio alla Serie D presso gli uffici del
Dipartimento Interregionale in Roma". Questo
lo stringato comunicato della società
giallorossa che, del resto, è molto stitica nel
fare sapere per tempo le novità per iscritto
visto che della già avvenuta iscrizione al campionato di
Eccellenza era stata data contezza da alcuni
organi di informazione su ispirazione di
dirigenti da bar dello sport che preferiscono
parlare, spesso a sproposito. Tant'è che ieri,
immaginiamo con sforzo immane,
l'A.S.D. Città di Giulianova 1924 ha dovuto
ricorrere a un altro comunicato per
smentire parte di se stessa. "Con riferimento
ai recenti articoli succedutisi sui quotidiani
locali - recitava, infatti, il comunicato
del sodalizio giallorosso-, l'Asd Città di
Giulianova 1924 intende precisare
che le figure imprenditoriali citate non hanno e
non avranno alcun coinvolgimento societario, ma
si limiteranno ad un contributo una tantum di
natura pubblicitaria o di sponsorizzazione.
Tutte le future decisioni di natura
tecnico-sportiva e di eventuale partecipazione
al campionato di categoria superiore saranno di
esclusiva competenza dell’attuale compagine
societaria e mai dipenderanno dalla volontà dei
suddetti imprenditori". Cos'era accaduto?
Che il quotidiano "Il Messaggero", nell'edizioni
di ieri 3 luglio (pag 51, inserto Abruzzo) aveva riportato
la notizia, avuta dal dirigente da bar dello
sport, di una riunione tenutasi
al Punto G di Tortoreto alla presenza di Adriano Mattucci,
Berardo D'Antonio, Giuseppe Di Paolo, Massimo
Rosso, Roberto De Giovannini e Ferdinando
Perletta per rilanciare il calcio giuliese in
una città e in un ambiente, diciamo la verità,
disamorato e indifferente nella sua "maggioranza
silenziosa". E si è ripetuto il
toto-presidente. Questa volta, il candidato è
stato individuato in Mattucci.
Era già accaduto, però, che una settimana
addietro un altro candidato, verosimilmente
suggerito sempre dal dirigente da bar dello
sport, fosse stato costretto a una smentita,
Claudio D'Archivio, presidente della Scuola
Calcio Giulianova. Non sappiamo se la
candidatura di Mattucci abbia provocato la
seconda "precisazione", considerato che l'imprenditore giuliese - da quanto ci è stato riferito da
colleghi della Romagna - ha dichiarato di non
avere alcuna intenzione di lasciare la vice presidenza
del Bellaria.
Un'altra curiosità ci è balzata agli occhi:
nell'elenco dei nomi di imprenditori presenti alla riunione al Punto G
non figuravano quelli del presidente (fino a prova
contraria) della società Vincenzo De Adducis e
dell'altro dirigente promotore dell'operazione
Città di Giulianova 1924 nell'estate 2012, Alfredo Gerardini.
Dimenticanza giornalistica? Una doppia chiosa.
La prima: altre indiscrezioni di stampa
vorrebbero il direttore sportivo Masciangelo e
il giocatore-allenatore Bellè, dello Sporting
Ortona, sulla via di Giulianova. Nessuna
smentita in proposito, ma questo è marginale. La
seconda: la richiesta del ripescaggio in Serie D. Il
quadro generale di "tagli" e rinunce di diverse
società impossibilitate ad iscriversi
alimenterebbe la speranza del Giulianova
di essere "ripescato". Il problema è che il
sodalizio giuliese non può vantare, rispetto ad
altre concorrenti, punteggi e requisiti
competitivi legati alle sue innegabili, grandi tradizioni
passate. Infatti, si presenta come Cologna
Paese, società dalla quale ha acquisito il titolo
sportivo che, secondo indiscrezioni, non sarebbe
stato ancora saldato. Beh, insomma, sono tante
le "verità" che i tifosi e molti imprenditori,
operatori turistici, commercianti, artigiani e
così via vorrebbero conoscere, a buon diritto,
prima di tornare al Fadini o di dare un
contributo alla società. Soprattutto se devono
farlo soltanto in nome e in cambio di una non
meglio identificata Giuliesità. |