GIULIANOVA,
26.9.2014
- Nel
Loggiato del Sottobelvedere si è respirata l'atmosfera del
vecchio Fadini al primo incontro tra il nuovo presidente
del Città di Giulianova 1924, Antonio Esposito, accompagnato
da Francesco Giorgini, nominato Presidente onorario oltre
che supervisore dell'area tecnica e del settore giovanile, e
Moris Carrozzieri, direttore sportivo. Introdotto dal pr
Ernesto Ciafardoni, Esposito ha illustrato, con proprietà di
linguaggio e di sintesi, il suo progetto di rilancio del
Giulianova nell'arco di 5 anni. «Innanzitutto partiamo
dalla situazione attuale - ha premesso il presidente
che domani, al massimo lunedì formalizzerà l'acquisizione
del 100% delle quote dell'attuale società -. Il sottoscritto
si accollerà il debito, pesantissimo, dell'Iva per il quale
verrà richiesta una rateizzazione all'Agenzia delle entrate.
La vecchia proprietà si accollerà il debito verso fornitori
e tesserati. Ho scelto di prendere il Giulianova adesso, e
non attendere magari un fallimento per camminare sulle sue
macerie, per lanciare il messaggio che ci teniamo alle sorti
di una società dalla storia gloriosa e con una piazza che ha
tanta voglia di calcio, come è testimoniato anche stasera
dalla presenza numerosa di tifosi. I presidenti
passano, ma voi siete e sarete l'anima del Giulianova»,
la toccatina sulle corde della passione. Il piano di
Esposito e del suo gruppo, di cui la prossima settimana sarà
reso noto l'organigramma dirigente e tecnico, è proiettato,
come detto, nel quinquennio:
«La priorità è un
riassetto organizzativo e strutturale verso un modello di
società professionistica. Noi intendiamo costruire qualcosa
di buono e di duraturo per riportare il Giulianova, alla
fine del ciclo, nel calcio che gli compete, nel suo habitat
naturale. Potete giudicare il sottoscritto dai risultati,
anno per anno, ma intanto vi chiedo di ridare calore e
affetto alla squadra. L'obiettivo immediato per questo primo
anno è un campionato senza patemi, che ci consenta di poter
cominciare a lavorare con anticipo sul prossimo. E così via».
L'imprenditore campano-riminese renderà conto pubblicamente,
con cadenza semestrale, di quanto farà la sua società:
«Vogliamo che il Giulianova sia una casa trasparente».
Contestualmente ha toccato il punto nodale del suo
programma, quello di cui più che mai si avverte la necessità
di realizzazione per un futuro solido del calcio giuliese:
«Ricostruiremo il settore giovanile, che è stato sempre
un vanto per Giulianova e che cercheremo di riportare ai
successi ottenuti nei decenni», ha assicurato. In questa
ottica il presidente ha confermato di avere
affittato un intero albergo di Roseto, dotato di
60 camere e completo dei servizi, per
vitto e alloggio dei calciatori che vestono o che
desidereranno vestire la maglia del Giulianova, ed ha
svelato di avere incontrato le altre società cittadine
ottenendo da esse una disponibilità a collaborare
soprattutto nel settore giovanile: «Noi dobbiamo essere
un corpo unico. Vogliamo includere, non escludere», ha
affermato.
Un
ruolo fondamentale in questo intento rivestirà Francesco
Giorgini, il Giuliese docg capace di scaldare sempre il
cuore giallorosso dei tifosi e di fornire anche le garanzie
di affidabilità del progetto di Antonio Esposito soprattutto
tra i più scettici e diffidenti sulle effettive mire di un
presidente che, riminese di origini campane, proviene da
lontano e da esperienze similari andate a corrente alternata
in altre città. Giorgini («sono
onorato della sua scelta di fare parte del nostro progetto,
lui ha la capacità di trasmettere l'etica sportiva alla
squadra e ai giovani »,
ha sottolineato il presidente) è intervenuto riuscendo a
parlare a mala pena tra i cori dei tifosi al suo indirizzo:
«Prima di ogni altra cosa dobbiamo ricreare una
credibilità del Giulianova all'esterno. Noi siamo stati
sempre invidiati e presi ad esempio per la nostra storia.
Dobbiamo tornare ad esserlo, perchè dopo Quartiglia il
Giulianova ha conosciuto una profonda crisi societaria nel
contesto di una crisi comunque generale. Ci sono i
presupposti per ricostruire basi solide ridando al nostro
settore giovanile un ruolo di rilevanza. Le scuole calcio
presenti sul territorio hanno dichiarato la loro
disponibilità a cedere al Giulianova i loro migliori
talenti. Comunque, Presidente - si è poi rivolto ad
Esposito - ai tifosi interessa la Serie C», e
naturalmente si è guadagnato le ovazioni dei presenti prima
di concludere con una puntualizzazione: «Io non ho
accetto di allenare il Giulianova per questione di soldi, ma
solo perchè questo Giulianova non lo sentivo mio, come
spiegai a Mattucci». L'incontro si è chiuso con una
domanda di un capo tifoso, Filippo Ricci,
sull'affidamento della gestione del "Castrum" all'Asd Calcio
Giulianova. Esposito ha colto la palla al balzo per svelare
un altro punto del suo progetto: «Verificheremo le carte,
ma a me piace pensare anche alla realizzazione di un Centro
Sportivo nella zona vicina al Castrum. Un investimento
fondamentale per la nostra politica di riorganizzazione sia
della prima squadra che del settore giovanile». |