GIULIANOVA,
20.4.2015
-
In una
sala strapiena del Loggiato Sottobelvedere e con un colpo
d’occhio suggestivo ed emozionante, si è tenuto
Sabato 18 Aprile 2015, il convegno
dal titolo “Il calcio giovanile dal passato al futuro”,
a cura dell’Asd Giulianova Calcio (già Giuliesi per
sempre”), con il patrocinio della Città di Giulianova.
L’evento è caduto nel primo
anniversario
dell’inaugurazione della
sede sita in Corso
Garibaldi 9, a
Giulianova Alta,
avvenuta Sabato 19
Aprile 2014 con la
partecipazione di molti
artefici della storia
del calcio giallorosso
del dopoguerra.
Nelle veci del Sindaco Francesco
Mastromauro, l’Assessore
delegato allo Sport,
Pierangelo Guidobaldi,
ha portato il saluto
dell’Amministrazione
Comunale la quale, con
propria deliberazione di
giunta, ha inserito la
sede e le attività
dell’Associazione nel
sistema museale diffuso
cittadino. Introdotti e
moderati dal giornalista
Ludovico Raimondi, gli
interventi di Nicola
Tribuiani, Francesco
Giorgini, Ferdinando
Ruffini, Ivo Iaconi e
Franco Tancredi hanno
toccato, in maniera
esaustiva e
interessante, i vari
aspetti proposti dal
tema del convegno,
spesso stimolando, senza
veli e con profonda
passione, riflessioni
sulla mutazione dei
tempi e delle situazioni
economiche, sociali e
strutturali che hanno
cambiato il volto, in
senso non positivo, dei
settori giovanili a
Giulianova e in Italia.
Da
sinistra Franco
Tancredi, Ludovico
Raimondi e Alfredo
Barnabei (foto di
Maurizio Verdecchia)
Nicola Tribuiani, ricordando il
maestro e capostipite
degli allenatori, Emilio
Della Penna, ha
sottolineato che ”la
nascita del Nagc a
Giulianova negli anni
’60 è stato il preludio,
in perfetta sintonia con
il presidente Tiberio
Orsini e il suo vice
Pierino Stacchiotti, del
settore giovanile che ha
conquistato tanti
scudetti e lanciato
molti giovani nel
panorama del calcio
nazionale, attraverso
una selezione dei
migliori talenti che
avveniva in uno spirito
di divertimento e di
entusiasmo per il gioco
del calcio. Oggi –
ha concluso il
Seminatore d’oro 1974 -
non sempre questa
selezione è possibile
con la proliferazione
delle scuole-calcio che
comporta problemi
diversi di formazione
tecnica e di rapporti
con i ragazzi e i loro
genitori”.
Francesco Giorgini ha affidato a un
divertente aneddoto la
spiegazione del più
viscerale attaccamento
alla maglia giallorossa
che veniva avvertito in
passato: “In una
partita decisiva per la
salvezza del Giulianova
in Serie D, a Santa
Maria degli Angeli,
esplose un petardo nella
mia zona del campo.
Caddi a terra con un
calzettone bruciacchiato
ma negli spogliatoi, con
il Giulianova sotto di
tre reti, il
massaggiatore Giovannino
De Santis mi procurò una
forte scottatura al
polpaccio con un
fiammifero “minerva”
per convincere l’arbitro
della gravità
dell’incidente. Io fui
costretto al ricovero in
Ospedale ma il
Giulianova ottenne la
vittoria a tavolino e
con essa la salvezza! A
distanza di tempo, si
può dire che l’episodio
in se’ non fu esemplare
sul piano della
correttezza sportiva ma
lo spirito con il quale
fu realizzato era
sicuramente sano e il
sacrificio di
sofferenza del
sottoscritto valse la
pena”.
Ferdinando Ruffini ha apportato un
contribuito di realismo
alla discussione come
responsabile del settore
giovanile del Delfino
Pescara ma anche come
conoscitore del sistema:
“Oggigiorno curare un
settore giovanile è
dispendioso. A Pescara
abbiamo una quarantina
di giovani in convitto e
che seguiamo in tutte le
esigenze, anche
scolastiche. Molti di
loro sono africani o
provenienti da lontano,
sono finiti i tempi in
cui la grande
maggioranza dei ragazzi
era locale. In generale,
poi, va anche rimarcato
che tanti ragazzi
soffrono di situazioni
sociali e familiari
difficili e questo rende
ancora più complicato il
compito degli allenatori
che, a loro volta,
spesso sono pagati poco
e in ritardo di mesi.
Noi siamo cresciuti in
una realtà completamente
diversa, di maggiore
entusiasmo e
divertimento”.
Ivo Iaconi ha affondato la lama su
altre piaghe: “Certo,
un punto dolente in
Italia è la mancanza di
coerenza delle società
nel perseguire la
politica dei giovani, ma
che dire anche della
carenza di impianti
sportivi adeguati? Una
carenza di cui
Giulianova soffre
particolarmente. La
responsabilità è delle
Amministrazioni e delle
istituzioni ma anche di
ognuno di noi”.
Iaconi propugna l’idea
di una scuola di
allenatori per i
giovani.
Franco Tancredi, visibilmente
emozionato dalle
immagini e dal video con
i quali è stata
ripercorsa la sua
straordinaria carriera
di portiere dal settore
giovanile del Giulianova
fino alla Nazionale alle
Olimpiadi ’84 e ai
Mondiali del Messico ’86
passando per la gavetta
al Milan e al Rimini, la
consacrazione nella Roma
di Liedholm e la
chiusura nel Torino
prima di diventare
allenatore dei portieri
di Roma, Juve, Real
Madrid e nazionale
inglese al seguito di
Fabio Capello, ha
aggiunto: "Per una
società di calcio gli
allenatori dei settori
giovanili devono essere
più qualificati e
importanti rispetto ai
colleghi di prima
squadra”. E quindi,
rispondendo alla
richiesta di un
consiglio per diventare
un bravo portiere da
parte di un ragazzo in
platea ha risposto:
“Se avrai passione e ti
divertirai, se sarai
corretto con tutti e
onesto con te stesso
diventerai un grande
portiere” . Una
risposta in cui c’è
tutto Franco Tancredi.
A lui il presidente dell’Asd
Giulianova Calcio
“Giuliesi per sempre”
Alfredo Barnabei ha
consegnato la targa con
la scritta: “Grazie per
averci resi orgogliosi
della tua splendida
carriera e di essere uno
dei “Giuliesi per
sempre””.
Ciascuno degli interventi che si
sono succeduti si è
concluso con la comune
constatazione che
“alla base di
tutto occorre una
società solida e
affidabile” e con il
comune augurio “che
il Giulianova torni a
credere nei giovani
talenti locali e a
vivere i suoi tempi
migliori”.
Per il video
del convegno, a cura di
giuliaviva.it
clicca sul link qui sotto
http://youtu.be/rDfXgjy_aZ8
L’ufficio stampa
Asd Giulianova Calcio
(già Giuliesi per
sempre”)
Info: 3391000875 |