GIULIANOVA, 16.2.2016 - "Il Messaggero"
di oggi riporta la
notizia secondo la quale
il Città di Giulianova è
incorso a Jesi
nell'errore tecnico di
un cambio effettuato da
Michele Gelsi e Fabrizio
Pisano
(nella
foto) non
rispettoso del
regolamento. Con
l'ingresso di
Alessandroni al posto di
De Cerchio sono rimasti
in campo tre fuori
quota, anzichè i
quattro, minimo,
previsti dalle
disposizioni federali.
Questo significa che il
Giulianova, anche in
caso di pareggio,
avrebbe perso ugualmente
per 3-0 a
tavolino. Una figura
barbina di cui è
evidente devono
assumersi la
responsabilità i due
tecnici, alla loro prima
esperienza nella più
alta categoria, la Serie
D, in cui hanno avuto
l'occasione di
approdare. Prima di
parlare di errori
arbitrali, dunque,
sarebbe opportuno
riconoscere i propri.
Errori che, tuttavia,
suggeriscono anche una
riflessione sui
collaboratori di cui si
circonda il presidente
Serraiocco. E' vero che
è finito il tempo della
vera colonna portante
della struttura
dirigente, il Segretario
Generale Massimo
Spinozzi, costretto ad
emigrare a San Nicolò
perchè non veniva pagato
neanche per la metà del
lavoro svolto, ma è
anche vero che, tanto
per adeguare tutto e
tutti al livello del
Giulianova attuale, oggi
il club si circonda di
personaggi che
sono remunerati per
combinarne di cotte e di
crude, e senza
qualifiche particolari.
Detto per inciso, il
presidente Serraiocco
non ha avuto nemmeno il
decoro di fornire
spiegazioni o - ma
comprendiamo che questo
è valore troppo elevato
- di chiedere scusa alla
tifoseria con uno
straccio di comunicato,
lui che dispone i
silenzi stampa inutili o
convoca le conferenze
stampa per smentire
quelle che definisce "favolette"
e che, invece, si
rivelano cose reali e
autentiche
picconate all'immagine
già compromessa di una
società un tempo
gloriosa ed ora da
quarto mondo. La
constatazione più amara
è che proprio dai tifosi
più accesi non giungono
segnali di reazioni
sdegnate, a parte
qualche post su facebook
che lascia il tempo che
trova. Anche la ripresa
della preparazione è
stata ammantata da
totale indifferenza,
forse perchè non
avvenuta al Fadini, dove
erano ad allenarsi
soltanto Ferrante e Vita
davanti a quattro gatti
in tribuna. Noi stiamo
aspettando sulla riva
del fiume, come i
cinesi, prima di dire la
nostra. E questa volta
speriamo di sbagliarci,
al contrario delle
precedenti. Nel
frattempo, ci aspettiamo
qualche sussulto di dignità
da chi la dignità l'ha
calpestata.