GIULIANOVA,
23.5.2016 -
Un assordante silenzio
sembra essersi
impossessato delle
vicende del calcio
giuliese. Da una parte,
una certa indifferenza
si è impadronita della
tifoseria, che in altri
tempi si interessava ad
ogni minimo movimento e
che in ogni caso si è
sempre distinta (nel
bene e nel male) per la
sua passionalità.
Dall'altra si fanno
sentire gli effetti
delle retrocessioni del
Città di Giulianova in
Eccellenza e del Calcio
Giulianova in Prima
Categoria, con
probabilità di
ripescaggio. I destini
delle due società,
infatti, potrebbero
intrecciarsi.
Soprattutto tiene banco
la crisi del Città di
Giulianova 1924, che
rimane impantanata sulla
ingarbugliata situazione
dei bilanci e del
braccio di ferro tra il
suo presidente effettivo
Franco Feliziani,
l'amministratore unico
Ferdinando Perletta, di
cui si attendono le
dimissioni ufficiali, e
il procuratore speciale
Berardo D'Antonio, deus
ex machina della società
dal 2012 e dal quale i
legali di fiducia di
Feliziani attendono
ancora la presentazione
dei libri contabili.
Quello che appare
inevitabile, è la
liquidazione del Città
di Giulianova, oberato
da un debito di oltre
600 mila euro che nessun
imprenditore, almeno al
momento, intende
caricarsi sulle spalle.
Ecco il perchè delle
tante fughe, compresa
quella di Peppe De
Cecco. L'unica strada è
quella della nascita di
una nuova società, ora
che - salvo clamorose
sorprese - è tramontata
anche l'ipotesi di
fusione con il San
Nicolò. Sotto traccia si
parla di un
interessamento di
imprenditori abruzzesi
(seri), coordinati da
professionisti locali.
L'interessamento parte
innanzitutto dal
presupposto della
disponibilità di campi e
di strutture
all'altezza, visto che
il Fadini appare sempre
più obsoleto e il
Castrum è vittima di
una ristrutturazione
allungata e complicata
da problemi con la ditta
appaltatrice dei lavori,
e dalla ripartenza
almeno dalla Promozione,
resa possibile con
l'acquisizione del
titolo di un altro
sodalizio dei campionati
provinciali, puntando
anche sul rilancio della
politica giovanile.
Tutto è comunque allo
stato embrionale ed
attende sviluppi, che
sono possibili nei
prossimi giorni, a patto
che la solita eccessiva
ingerenza della politica
non finisca con il
complicare le cose.
Evidentemente dagli
errori del passato non
sono tratte le dovute
lezioni. E, in questo,
Giulianova non conosce
concorrenza. Purtroppo. |