GIULIANOVA,
25.10.2016 - Il
Real Giulianova ha "inaugurato" il nuovo campo
Castrum-Tiberio Orsini. Per la prima volta
l'impianto dell'Annunziata appena ristrutturato
ha ospitato l'allenamento dei giallorossi di
Angelone che oggi pomeriggio hanno ripreso la
preparazione dopo il successo di Celano alla
presenza della dirigenza quasi al completo.
Nell'occasione abbiamo ascoltato le sensazioni
di Federico Del Grosso, capitano del Real e che
è cresciuto nelle giovanili del Giulianova
storico calcando la superficie in terra battuta
del vecchio Castrum :
«Inizialmente è stata una sensazione di
nostalgia - ha svelato Del Grosso - , perchè il
Castrum è stata un po' la "culla" di tanti
bambini che hanno cominciato a giocare a calcio.
Un vero flash di ricordi si è acceso nella mia
mente appena siamo entrati nella nuova struttura
che, dopo il primo impatto, mi è sembrata
davvero da 10 e lode, sia per il manto in erba
sintetica, di ultima generazione, sia per la
pulizia circostante. Impianto bellissimo».
Il 33enne
difensore giuliese ha accompagnato la sua
emozione con il ricordo di un aneddoto per dare
l'idea del salto di qualità che l'impianto
sportivo ha compiuto con la ristrutturazione:
«Avevo 13-14 anni, e il Giulianova "Allievi",
allora allenata da mister Roberto Vernisi,
ospitava la fortissima Lazio. Quando la squadra
capitolina arrivò, un suo giocatore mi chiese:
dove si gioca?... Non riscorso se pareggiammo o
addirittura vincemmo. Di sicuro, su quel campo,
non perdemmo».
E la reazione
della squadra?
«I miei compagni sono stati colpiti
soprattutto dal manto, soffice al punto da non
sembrare in erba sintetica, ma anche dalla
tribuna e dal resto dell'impianto», rivela
il capitano giallorosso.
Peccato che
oggi che Giulianova può finalmente avere a
disposizione il nuovo Castrum non ha la squadra
tra i professionisti...
«E' vero, purtroppo - esclama Del Grosso
nella sua chiosa -. Speriamo che sia l'inizio
della rinascita, anche a livello strutturale con
altri impianti all'altezza di cittadine a noi
vicine. Certo, il nuovo Castrum ci voleva». |