GIULIANOVA,
31.10.2015 –
Ormai ci
è abituato a girare
l’Italia in veste di
dirigente federale, ma
nella giornata di ieri,
per Francesco Ettorre,
la presenza alla
premiazione della regata
di Napoli, è stata un
tour de force di
speciale significato:
è stato l’esordio
ufficiale nelle vesti di
nuovo Presidente della
Federazione Italiana
Vela.
Sabato era stato a
Genova per l’investitura
nella nuova carica.
Anche questa
speciale. Il
commercialista di
Giulianova, a 46 anni, è
il più giovane
presidente, e il primo
non ligure, nella storia
della Federvela dalla
fondazione nel 1927. Già
questa annotazione rende
maggiore merito e lustro
alla elezione di Ettorre,
del resto suffragata da
una votazione quasi
plebiscitaria.
Nonostante le fatiche
del viaggio, il neo
Presidente Fiv si è reso
disponibile per una
chiacchierata dalla
quale abbiamo cercato di
tracciare il suo profilo
a tutto tondo. E ci
perdonerete se con lui
usiamo il “tu”
confidenziale,
inevitabile verso una
persona conosciuta da
sempre.
Francesco, sei partito con i
favori del pronostico di Vice Presidente
soprattutto perché ti hanno sempre riconosciuto,
negli anni, un impegno costante su tutto il
territorio a stretto contatto con la “base”.
Quali sono, ora, i fondamenti del tuo programma?
«Coinvolgere le società e il territorio per
risolvere i problemi reali della vela.
Innanzitutto la vela va promossa e fatta
conoscere sui media come sport, per dirla in
maniera esemplificativa, di massa, accessibile
a tutti, e non di elite, come viene considerata
ora. L’obiettivo è di allargare la base dei
praticanti per aspirare poi a grandi risultati,
anche olimpici. Per raggiungfere questo
obiettivo occorrono grossi investimenti e
reperimento di risorse in aiuto alle società»
Quanto la tua elezione sarà di giovamento alla
vela abruzzese?
«Intanto, la mia stessa elezione è un successo
dell’Abruzzo, e ne sono molto orgoglioso. Io mi
metto a totale disposizione della mia regione e
della mia città, Giulianova. La vela è turismo,
è turismo nautico e turismo sportivo. E' una
mentalità che va acquisita in tale senso e mi
auguro che le amministrazioni locali colgano le
opportunità per il rilancio della nostra costa»
Come è nato tutto questo?
«Da regatante a livello nazionale e
internazionale per 8-9-anni, poi da istruttore
della squadra nazionale e, infine, da più
giovane dirigente federale 12 anni fa»
Guardandoti indietro cosa vedi?
«Il coronamento del sogno di ogni dirigente.
Sono stato eletto quasi con un plebiscito, il
che è motivo di grande orgoglio e soddisfazione.
Significa che ho lavorato nella direzione giusta
e, devo dire, senza alcuna spinta, facendomi da
solo. Mi hanno fatto particolarmente piacere i
complimenti del Presidente del Coni Malagò»
Tu provieni dal Circolo Nautico “V. Migliori" di
Giulianova, del quale un altro socio, Sergio
Quirino Valente, si è fatto onore come dirigente
dell’Uvai e miglior armatore italiano…C’è una
correlazione?
«Il Circolo giuliese è un’ottima palestra, lo è
stata anche per me. Vi sono cresciuto come
regatante del suo guidone a livello nazionale e
internazionale, prima di diventare istruttore
nella squadra nazionale, che mi ha portato
spesso lontano da Giulianova. Spero che il
circolo possa avere altri validi atleti e che
sia di grande supporto alla città intera»
Come è nata la tua passione per il mare?
«Spontaneamente. Pensa che i miei genitori non
sono mai saliti su una barca. E questo
significa, appunto, che tutto è nato e si è
sviluppato senza forzature o spinte esterne. Una
costante anche nella mia carriera»
A
proposito: Papà Nino (Biagino) interista, mamma
Titti (Annunziata) juventina. E il figlio?
«Interista. Ho frequentato anche il Fadini per
il Giulianova, ma devo confessare che non sono
un grande appassionato di calcio. Mi piace come
mi piace lo sport in generale»
Tu hai uno studio di commercialista. Come riesci
a conciliare ora la tua professione con
l’incarico federale?
«Sacrificando tutto il resto dopo la famiglia,
il lavoro e la federazione. Come è avvenuto
negli ultimi dieci anni»
Ha una dedica particolare questa elezione?
«Certo, l’ho espressa pubblicamente, con
commozione, a Genova sabato scorso: la mia
famiglia, mia moglie e mio figlio di dieci anni,
e i miei genitori. Tutto questo non sarebbe
stato possibile se non avessero sostenuto e
condiviso tanti sacrifici»
Farai festa per la presidenza?
«Sì. Una a Roma, con tutti gli sportivi che
conosco, e una a Giulianova, dove mi piacerebbe
coinvolgere la città e l’amministrazione
comunale»
Una chiosa: tu sei cresciuto in una famiglia
titolare di sale cinematografiche a Giulianova,
che hai seguito anche da vicino. In quale film
ti vedresti protagonista?
«D’acchito non saprei citarne uno in
particolare, ma sicuramente in un film di
avventura. Una grande avventura iniziata tanto
tempo fa e coronata da successo con la giusta
condotta»
Ad majora, Francesco |