GIULIANOVA, 29.12.2014 - Ingrid
Di Carlo è tornata a casa. Sull'onda di qualche
incomprensione con il precedente circolo di
appartenenza, la stellina giuliese del tennis
giovanile italiano è stata accolta a braccia
aperte e con tutte le attenzioni dal Circolo
Tennis Giulianova, il nido da dove, bambina, ha
spiccato il volo per un’avventura dalle
prospettive diventante a mano a mano intriganti
e affascinanti ma ancora tutte da realizzare nel
difficile mondo della racchetta. In questi
ultimi giorni Ingrid si allena sul campo in
terra rossa al coperto del Centro Sportivo di
Via Ippodromo, alternativamente con il suo
istruttore federale Nicola Fantone e con
l'istruttore del circolo giuliese Alessandro
Gasparrini, per preparare i prossimi impegni
oltre confine. L’occasione è stata ghiotta per
avvicinare la quindicenne tennista,
apprezzandone la semplicità, la disponibilità e
la positività del carattere solare ma
altrettanto determinato e sorretto da idee
chiare che vanno dritto al sodo, come il suo
gioco.
«Sono
tornata con tantissimo piacere. Questo di
Giulianova è stato il mio primo circolo e ho
trovato tutti gentilissimi e disponibili nei
miei confronti. Qui non manca nulla»,
le prime sensazioni
svelate da Ingrid.
- Come hai
iniziato a giocare? O meglio, come è nata la
passione per la racchetta?
«In
realtà ho iniziato casualmente, lasciando la
ginnastica, il primo sport che ho praticato. Con
il tempo ho coltivato la passione per il tennis
che è cresciuta sempre di più dentro me. Poi
sono arrivati i primi risultati e, quindi, sono
entrata nell’Accademia di Bari, dove mi trovo
benissimo»
- Insomma
la scoperta di un talento sconosciuto?
«Non
credo di essere un talento, almeno ritengo ce ne
siano tanti altri. Io credo che i piccoli
risultati ottenuti finora siano frutto più
dell’impegno che del talento»
- Tanto
impegno fa pensare anche a tanto sacrificio. A
volte pesa questo sacrificio?
«Inutile
essere ipocriti, sì a volte avverto questo peso,
perché dall’età di 13 anni mi sto dedicando
completamente al tennis, ma è un peso che si
supera facilmente con il piacere di fare quello
che si ama»
- Tra
attività e viaggi come riesci a conciliare il
tennis con la scuola?
«Per
fortuna a scuola vado bene e questo mi consente
di conciliare i due impegni. A Bari frequento il
Liceo Scientifico privato “A. Volta”, due ore e
mezzo la mattina, e poi tanto tennis, sette-otto
ore al giorno, al mattino e al pomeriggio,
compreso il lavoro atletico, sotto le cure del
tecnico federale Nicola Fantone»
- Essere
nel giro della Federazione inevitabilmente crea
aspettative importanti…
«Io
sono soddisfatta di quello che sto facendo ma le
aspettative bisogna meritarsele. Io cerco di non
crearmene per non mettermi troppa pressione
addosso»
- Sta
di fatto che hai cominciato a vincere. Qual è
stata finora la vittoria più importante per te?
«Il
torneo internazionale di Biella, un torneo di 1°
grado»
- Hai
un modello di tennista che ti ispira più delle
altre?
«Ana
Ivanovic»
- La tua
avversaria più difficile?
«Una
delle gemelle Turati, Anna»
- Quanta
importanza hanno avuto ed hanno i tuoi genitori
in questa tua avventura?
«Tantissima,
sia da parte di mio padre Ernesto sia
soprattutto da parte di mia madre Sanda Craciun»
- Una ragazza che
vive così intensamente una vita agonistica ha lo
spazio per coltivare hobby ed interessi tipici
della sua età? Nel tuo caso, quali sono?
«Penso
sia inutile dire che la maggior parte del mio
tempo lo passo tra allenamento e scuola, ma ogni
qual volta sono libera, mi gestisco in modo da
riuscire a fare anche quello che fanno le comuni
ragazze della mia età; come uscire e stare con
gli amici».
- C’è anche il
fidanzatino, magari giuliese?
«Non
c’è assolutamente niente. Per ora preferisco
solo avere tanti buoni amici e divertirmi».
- Sottovoce: qual è
il tuo sogno nel cassetto per il futuro?
«Il
mio sogno nel cassetto per il futuro è senza
dubbio fare la tennista professionista , motivo
per il quale ho scelto questa vita . Cerco di
dare sempre il massimo al fine di migliorarmi
sempre , ma sono al corrente che la strada è
ancora molto lunga, ma non intendo arrendermi
mai».
- Ora
ti attende un’altra serie di impegni e viaggi
all’estero. Quali?
«Il
3 gennaio sarò nella Repubblica Ceca per un
Tennis Europe Under 16. Poi mi trasferirò per
quattro settimane in Argentina. La prima
settimana sarà di allenamenti con Franco
Squillaci».
Sembra non
esserci tregua per la giovanissima condottiera
giuliese, ma in fondo a lei piace così. E del
resto a quale altra sua coetanea non piacerebbe? |