ROSETO
DEGLI ABRUZZI,
21.5.2015 -
Determinazione, impegno, competitività e una
buona dose atletica e tecnica sono le
caratteristiche che stanno facendo di Andrea
Maria Artimedi, portacolori del TC Roseto,
una vera campionessa in erba. Sì, perché Andrea,
che non ha ancora compiuto 12 anni, già non ha
rivali tra le sue coetanee in Abruzzo, che batte
di misura, ma anche tra le adulte con tanti anni
di esperienza alle spalle.
E cosi la piccola Andrea, dopo aver
vinto il Campionato Regionale Femminile U12
invernale, si conferma campionessa al
Campionato Regionale, sempre Under 12,
di mezzo anno, svoltosi al TC Pescara;
con il punteggio di 6-0/6-0 sbaraglia in finale
la sua avversaria, Federica
Trabucco, garantendosi l’accesso al
Torneo di qualificazione Nazionale. Ma per
la tennista rosetana, ormai, i tornei di
categoria U12 non sono più un grande stimolo,
vista la facilità con la quale li conquista. A
ragione, si iscrive, partecipa e vince al
Torneo di IV categoria ‘Città di Teramo’,
svoltosi al Circolo Tennis ‘Bernardini’
che ha visto scendere in campo ben 17
giocatrici, di tutte le età, tra le quali anche
due istruttrici di tennis. Andrea concede solo14
game nei tre incontri disputati, vinti sempre in
due set. In finale si impone con un 6-4/6-2
sulla teramana Eugenia Servedio.
Andrea Maria Artimedi classificata 4.2,
ma in attesa di ricevere l’aggiornamento
federale che le darà un sicuro 4.1, sarà presto
premiata in ambito scolastico quale migliore
atleta della Provincia di Teramo. Allenata
dall’Istruttore Lorenzo Piccinini,
tennista che ha raggiunto i vertici delle
classifiche mondiali all’età di 14 anni, Andrea
è un atleta della scuola tennis del TC Roseto
diretta dal M. N. Luigi Bianchini. Del
gruppo agonisti fanno parte anche Valentina
Di Pompeo U12, Caterina Celli U14 , Gianluca
Bianchini U14 e Yaniche Francis Boagnon U11.
“Andrea è per noi un motivo di
vanto – ha dichiarato soddisfatto il
Presidente Bianchini. –
E rappresenta per i più giovani un esempio da
seguire per combattività, buon tennis e
correttezza. Il mio timore, che rappresento
sempre ai genitori, è dato dal rischio che
queste giovani promesse abbandonino il tennis
verso i 14, 15 anni. Pertanto, consiglio sempre
di non stressare troppo i ragazzi molto giovani,
di incoraggiarli sempre e, soprattutto, di
lasciarli divertire”. |