GIULIANOVA,
14.5.2015 - Il
sindaco Francesco Mastromauro replica al
consigliere regionale dei 5 Stelle Riccardo
Mercante in relazione all'approvazione, da
parte del Consiglio regionale, della Variante al
contratto di quartiere dell'Annunziata.
“Nessun
trionfalismo da parte mia ma esultanza si. La
differenza, non colta da Mercante, è assai
rilevante. E si giustifica con il fatto che
– afferma il sindaco - siamo arrivati a
soluzione dopo vicende annose iniziate quando
c'era ancora la lira. La mia esultanza è invece
grandissima soddisfazione per quei 1.500
residenti del quartiere, anni fa
costituitisi in comitato, che finalmente, dopo
quasi un ventennio di attesa, hanno ricevuto una
risposta concreta e soddisfacente dalla
politica. Non certo quella affezionata alle
visioni apocalittiche e disfattistiche, né agli
atteggiamenti pregiudiziali e fatti di sospetto.
Sanno, i residenti, che rispetto alla verità di
Mercante ce n'è un'altra. E sono gli 8.000
metri quadrati di verde che otterranno in
aggiunta all'attuale parco, con la Variante,
diversamente da quanto previsto prima. Altro che
cementificazione! E sanno anche che nessun
impatto ci sarà grazie alla diminuzione del
20% delle volumetrie delle palazzine,
peraltro delocalizzate e ridotte da tre a due
piani. Dov'è l'impatto devastante di cui
parla Mercante? Ma di quale speculazione parla?
E secondo lui questo svaluterebbe il quartiere?
Caro consigliere, ciò che balzerà agli occhi dei
diretti interessati, cioè i residenti, non sarà
certo il suo affresco dipinto a tinte fosche. La
verità targata 5 Stelle – prosegue il
sindaco - è altra cosa dalla verità-vera. E
bisognerebbe avere l'onestà di dire che la
concessione dell’area al TAM-TAM deriva
da un ristoro dovuto in conseguenza dei danni
arrecati dal depuratore dell’Annunziata
delocalizzato proprio grazie al Contratto di
Quartiere. Aggiungendo poi che le costruzioni
sono state realizzate in conformità alla
variante al Piano Paesistico Regionale approvato
dal Consiglio Regionale nel 2000. Altro che
sanatoria generalizzata! Quanto alla CPL
Concordia si fa finta di non sapere che le
convenzioni e lo schema di accordo tra CPL
Concordia, ATER e Comune per la realizzazione
del teleriscaldamento nel quartiere, vennero
approvati con delibera del consiglio comunale
n. 107 del 12 novembre 2003, cui seguì la
delibera sempre di consiglio del 12 agosto
2008 e la sottoscrizione del contratto il
26 novembre del 2009. Ma lo scorso anno il
Comune e la CPL Concordia hanno deciso
concordemente la risoluzione del contratto per
procedere a quanto previsto nel Contratto di
Quartiere con soluzioni aggiornate
all’evoluzione della tecnica e della tecnologia.
E ciò con il previo assenso del Ministero
competente. Se poi il consigliere Mercante,
nonostante tutto, persiste a ritenere che
l'approvazione da parte del Consiglio regionale
rappresenti un provvedimento scellerato, beh
– conclude Mastromauro - io non voglio né
posso farci niente. Ma è chiaro che si tratta
non di verità assoluta ma di un suo punto di
vista. Peraltro espresso con parole così simili,
e in taluni casi identiche rispetto a quelle
pronunciate tempo fa da Franco Arboretti, da
legittimare più di un sospetto”.
Coordinatore Dott.
Sandro Galantini
e-mail
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