GIULIANOVA, 6.12.2014 -
L’Associazione Unica Stella e la Parrocchia di
San Flaviano, ripropongono per la
serata del 26
dicembre, la 19° edizione del Presepe vivente di
Giulianova. Quest’anno il numero delle scene
sono 21, sette in più della passata edizione,
con ingresso da Corso Garibaldi e per i
residenti muniti di pass, in Via San
Francesco-angolo Via Diaz (zona Chiesa di
Sant’Antonio). Le scene, con oltre 200
partecipanti, saranno dirette dal regista
Domenico Canazza, con la seguente
disposizione: LA VIA DELL’ORO (Corso Garibaldi)
scena recitata; ORO SEGNO DI SAGGEZZA E
IDOLATRIA (Giuseppe e il faraone) (Corso
Garibaldi) scena recitata; ORO SEGNO DI SAGGEZZA
E IDOLATRIA (Le divinità pagane e il vitello
d’oro) (Corso Garibaldi) scena recitata; L’ORO
VOLUTO DA DIO (L’Arca dell’Alleanza) (Corso
Garibaldi) scena recitata; L’ORO VOLUTO DA DIO
(Il candelabro a sette braccia) (Corso
Garibaldi) scena recitata; IL DONO DELL’ORO (Via
Castorani) secna recitata; LA VIA DELL’INCENSO
(Via Cadorna) scena recitata; LA CAROVANA (Via
Cadorna); IL DIO DEL SOLE (Via Cadorna);
L’ALTARE DELL’INCENSO (Via della Rocca) scena
recitata; IL LUOGO SANTO (Via della Rocca) scena
recitata; IL DONO DELL’INCENSO (Piazza Dante)
scena recitata; LA VIA DELLA MIRRA (Via
Ciafardoni) scena recitata; IL MERCATO DELLE
SPEZIE (Via Ciafardoni); LA MIRRA TRA RE E
REGINE (L’unzione del re) (Piazza Caduti) scena
recitata; LA MIRRA TRA RE E REGINE (La regina di
Saba) (Piazza Caduti) scena recitata; IL BALSAMO
DELL’ETERNITA’ (L’imbalsamazione) (Corso
Garibaldi) scena recitata; IL BALSAMO DELL’ETERNITA’
(La profumazione dei defunti) (Corso Garibaldi)
scena recitata; IL DONO DELLA MIRRA (Corso
Garibaldi) scena recitata; IL TURBAMENTO DI
ERODE (Piazza Buozzi) scena recitata; NELLA CASA
(Piazza Buozzi) scena recitata. Riconfermata
anche quest’anno la diretta con gli studi di
Radio Vaticana per parlare del Presepe e della
città di Giulianova a cura del portavoce
dell’Associazione, Walter De Berardinis.
Per
saperne di più o conoscere la storia del
presepe, potete far visita al sito web ufficiale
www.presepevivente.net,
dove troverete tutte le
immagini e i temi svolti nel corso di questi 19
anni, o il canale youtube: Presepe Vivente
Giulianova, dove troverete i video delle passate
edizioni, o la pagina ufficiale facebook:
Presepe Vivente Giulianova – Abruzzo e gruppo
facebook: Presepe Vivente Giulianova (TE) –
Abruzzo. Sono ancora aperte le iscrizioni per
partecipare gratuitamente alla manifestazione e
per segnalare volti nuovi per impersonare
Maria e Giuseppe. Per entrare in contatto
con l’organizzazione potete scrivere ai seguenti
indirizzi:
giulianova@presepevivente.net
o/e
presepeviventegiulianova@gmail.com
Di seguito
la descrizione a cura del regista Domenico
Canazza
LA VIA
DELL’ORO
Oro,
incenso e mirra, sono i tre doni che i Magi
offrirono al neonato Re dei giudei. Nel
prostrarsi davanti a Lui in adorazione, i Magi
lo riconobbero come Uomo, Re e Dio. Essi gli
offrirono oro perché è Re e il suo regno non
avrebbe avuto mai fine, incenso perché è Dio,
mirra perché egli doveva morire per il genere
umano. Il viaggio che stiamo per affrontare ci
porterà a Lui e scopriremo insieme il
significato di questi doni. Un viaggio tra
tesori, unguenti e fragranti profumi.
L'oro è il
più magico dei metalli ed ha affascinato
l'umanità nel corso della storia! Metallo raro,
estratto dalla terra con un procedimento lungo e
faticoso, è simbolo dello sforzo per raggiungere
l'ultima ed intima verità delle cose. Resistente
ad ogni aggressione, riflette ciò che è grande
ed infinito, la divinità. È indice di forza per
la sua durezza e di ricchezza per la sua rarità
e pregevolezza! Segno di gloria terrena e
celeste, per il suo inalterabile splendore
richiama la simbologia del sole che per i
cristiani è Gesù Cristo, Sole che sorge dall’
Oriente!
Il viaggio
nella via dell'oro sta per iniziare…
ORO SEGNO
DI SAGGEZZA E IDOLATRIA
L’oro nella
storia biblica è stato simbolo di saggezza.
Giuseppe figlio di Giacobbe e Rachele mentre era
schiavo in Egitto seppe sfruttare il dono divino
di interpretare i sogni e divenne un saggio
governante. Proprio per queste sue capacità il
Faraone diede a Giuseppe abiti eleganti, una
catena d’oro e persino uno dei suoi anelli con
l’insegna regale. Ma l’oro sarà anche simbolo di
idolatria, poiché le divinità pagane erano
ricoperte d’oro in segno di adorazione. Gli
Israeliti nel deserto, mentre Mosè era sulla
montagna, fusero tutto l’oro che possedevano e
costruirono un vitello che adoravano come il dio
che li aveva liberati dalla schiavitù in Egitto.
Così facendo disobbedirono a ciò che il Signore
aveva comandato " Non avrai altro Dio
all'infuori di me”. Il viaggio continua…
L’ORO
VOLUTO DA DIO
Ammirate lo
splendore dell'Arca dell'Alleanza rivestita
tutta d 'oro e riccamente decorata. Dio stesso
ordinò a Mosè di costruirla come segno visibile
della Sua presenza in mezzo al suo popolo e
della nuova alleanza che aveva stretto con lui.
Ordinò di costruirla tutta d 'oro poiché avrebbe
contenuto qualcosa di molto prezioso: le tavole
della legge su cui erano stati scritti i dieci
comandamenti che da quel momento in poi
sarebbero stati l'unica legge che gli
Israeliti avrebbero osservato! Ecco una luce
rifulge davanti alla Tenda dell’Incontro dove
era custodita l 'Arca dell'Alleanza. È la
Menorah, il candelabro a 7 braccia tutto d'oro
su cui erano collocate sette lampade alimentate
con olio puro, sempre accese davanti al Signore.
Il candelabro che splende è il simbolo del
Messia, dell'Unto di Dio che quando verrà sulla
terra porterà la luce nelle tenebre! Il viaggio
continua…
IL DONO
DELL’ORO
Abbiamo
percorso la via dell'oro! L 'oro che, come avete
potuto ammirare, ha da sempre affascinato
l'umanità. Simbolo di forza, splendore,
riservato alle divinità ė portato in dono dai
Magi al Bambino Gesù, come simbolo di regalità
perché Lui è il Re dei Re che ci rivela la sua
natura divina e ci indica il suo Regno d '
amore. Il viaggio continua ...
LA
VIA DELL’ INCENSO
Eccoci
arrivati dinanzi allo scrigno dell’incenso.
L'incenso è una resina odorosa che, bruciando,
profuma l'aria, la purifica, la rende gradevole
all'olfatto e…nei sacri riti, predispone lo
spirito all'incontro con Dio. Anticamente
l’incenso era così richiesto, e quindi prezioso,
che i suoi ingredienti avevano un alto valore
commerciale. I mercanti li portavano con lunghe
carovane da paesi lontani percorrendo la
leggendaria Via dell’Incenso, una rotta
commerciale di oltre 2000 anni fa, lunga circa
2400 km che attraversava deserti e montagne che
collegava l'estremità della Penisola arabica con
il Mediterraneo. Già nell' antico Egitto
l'incenso veniva bruciato in segno di adorazione
delle divinità, prima fra tutte il dio Sole,
raffigurato con il volto di un rapace e un disco
solare sulla testa. Era per gli egiziani il dio
creatore e regnava sulla terra tra gli uomini e
gli dèi.
Il viaggio
nella via dell'incenso sta per iniziare...
L’ALTARE
DELL’INCENSO
Dopo che il
popolo d’Israele era fuggito dall’Egitto verso
la terra promessa, Mosè riceve dal Signore,
l’ordine di costruire un altare riservato
all’incenso per il culto divino. L’altare
ricoperto d’oro era costruito in legno d’acacia,
munito di corni e di due anelli con le stanghe
per trasportalo. Era posto davanti alla tenda
dell’alleanza, che custodiva l’arca con le
tavole della legge. Ogni sera ed ogni mattina il
sacerdote bruciava su di esso l’incenso in onore
del Signore, polvere preziosissima di onice e
storace che diffondeva nell’aria un soave
profumo. L’ebreo orante diceva “Salga la mia
preghiera come incenso davanti a Te”.
L'incenso, era un segno tipicamente sacrificale,
bruciare una cosa preziosa con l'intenzione di
offrirla a Dio.
Il viaggio
continua…
IL LUOGO
SANTO
Il Tempio
era l’abitazione del Signore in mezzo al suo
popolo, era il luogo dove l’uomo si presentava a
Dio che, dall’alto della sua perfezione
infinita, si chinava per incontrare ed ascoltare
chi lo invocava. Venne costruito dal re Salomone
a Gerusalemme, era costituito al suo interno da
un vestibolo, una sala detta Santo e una stanza,
senza finestre, detta Santo dei Santi. Ogni anno
nella ricorrenza annuale dell'Espiazione, il
sommo sacerdote, oltrepassava il velo del Tempio
ed entrava con l’incensiere nel Santo dei Santi,
per bruciarvi “due manciate di incenso odoroso
polverizzato”, allora, una nube densa e
profumata, avvolgeva ogni parte del luogo
santissimo in cui era custodita l’Arca
dell’Alleanza. Tutti coloro che partecipavano al
culto divino, erano invitati ad effondere un
gradevole profumo spirituale: “Ascoltate, figli
santi...Come incenso spandete un buon profumo”.
Il viaggio
continua…
IL DONO
DELL’INCENSO
Avete
percorso la seconda via, quella dell’incenso, il
cui profumo ha elevato i nostri cuori a Dio. I
Magi porteranno questa resina odorosa al
Bambino, in cui intravedono il Dio più grande
nell’amore! L'incenso, sarà dunque simbolo di
"divinità'.
Il viaggio
continua ...con cuore profumato.
LA VIA
DELLA MIRRA
La mirra,
come l’incenso, è una gommaresina profumata che
si ricava da alcune piante originarie
dell’Africa orientale e della penisola arabica.
Si presenta sotto forma di grani tondeggianti di
colore rossastro con un lieve odore aromatico e
un sapore amaro. La mirra fin dai tempi remoti
fu usata come profumo ed era la più preziosa tra
tutte le spezie. Era sempre presente nei mercati
del Mediterraneo insieme alla cannella, alla
noce moscata, al pepe, allo zenzero, ai chiodi
di garofano, ai quali furono spesso attribuiti
poteri divini tra cui quello di sconfiggere la
morte. I greci vedevano nel fumo del loro
abbruciamento il canale di comunicazione tra gli
uomini e gli dei. Di fatto le spezie arrivavano
in gran parte dall'estremo Oriente con lunghi
percorsi a dorso di cammello attraverso la
Persia; oppure con imbarcazioni dalle isole
dell'Oceano Indiano fino alle coste orientali
dell'Africa. Il viaggio nella via della mirra
sta per iniziare...
LA MIRRA
TRA RE E REGINE
In Israele
il re riceveva l’unzione prima di assumere il
regno. L’investitura regale era considerato un
atto religioso e l’unzione veniva operata da un
sacerdote o da un profeta. L 'ingrediente
principale di questo olio, era la mirra!
L’olio, simbolo della forza divina che rende il
re capace della funzione che gli è affidata,
veniva versato sul capo dell’eletto. Il termine
“unto” corrisponde al greco christòs. Con questo
appellativo si indicavano i re d’Israele. Gesù
stesso, sarà chiamato il Cristo, l’unto del
Signore. La mirra, così preziosa, fu anche uno
dei doni che la regina di Saba portò a Salomone,
insieme ad oro e gemme di ogni genere. Giunta
dinanzi al sovrano gli sottopone alcuni enigmi
per mettere alla prova la sua saggezza. Rimasta
rapita dall'intelligenza di Salomone la regina
decide che da quel momento in poi non adorerà
più il Sole come i suoi avi ma il Dio d '
Israele.
IL BALSAMO
DELL’ETERNITA’
La mirra
era una delle resine usate per l 'imbalsamazione
dei cadaveri, operazione largamente diffusa
nell’antico Egitto, dove era eseguita mediante
sostanze balsamiche. Gli Egizi ritenevano che la
conservazione della salma potesse consentire
allo spirito del defunto di tornarne in possesso
in tempi successivi. I corpi venivano trattati
con unguenti, poi avvolti in strati di tessuto
anch'essi impregnati di oli e resine balsamiche.
Le donne d’Israele ungevano allo stesso modo i
corpi dei loro cari defunti prima di essere
sepolti, con una mistura di aloe e mirra
profumata.
IL DONO
DELLA MIRRA
I Magi
offrirono la preziosa mirra a Gesù, che secondo
la tradizione simboleggia l'unzione di Cristo, o
l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza e
la morte corporale. Con i loro preziosi doni,
volsero lo sguardo al cielo e si misero in
viaggio alla ricerca del Bambino.
IL
TURBAMENTO DI ERODE
A
Gerusalemme intanto si era sparsa la voce che
alcuni saggi erano giunti da lontano seguendo
una stella che li avrebbe condotti verso il
neonato Re dei giudei. All’udire queste parole,
il re Erode restò turbato. Riuniti tutti i sommi
sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava
da loro sul luogo in cui doveva nascere il
Messia. Gli risposero: ” A Betlemme di Giudea,
perché così è scritto per mezzo del profeta”.
Allora Erode sciolta l’assemblea si recò dai
saggi e diede loro tutte le indicazioni secondo
quanto riportato nelle scritture; ma non certo
per compiere un atto di cortesia… il suo disegno
era molto più malvagio.
NELLA CASA
Informati da Erode sul luogo esatto in cui
doveva nascere il Messia, i Magi raggiunsero
Betlemme. Ed ecco la stella che avevano visto
in Oriente li precedeva, finché non andò a
fermarsi sopra il luogo dove si trovava il
Bambino. Al vedere la stella furono ripieni di
straordinaria allegrezza. Entrati nella casa,
videro il Bambino con Maria sua madre
e si prostrarono davanti a
lui in adorazione, poi aprirono i loro scrigni e
gli offrirono in dono: oro, incenso e mirra.
Per
l’Associazione Unica Stella e Parrocchia di San
Flaviano di Giulianova alta.
Per
entrare in contatto con l’organizzazione potete
scrivere ai seguenti
indirizzi:
giulianova@presepevivente.net
o/e
presepeviventegiulianova@gmail.com
Per l’Associazione Unica
Stella e Parrocchia di San Flaviano di
Giulianova alta
Walter De Berardinis |