GIULIANOVA,
4.10.2014 -
“Siamo pronti
al confronto con la Regione Abruzzo e con gli
Uffici del Genio Civile sulla gestione dei corsi
d’acqua regionali”, dichiara Claudio Calisti,
Presidente del WWF Teramo.
Dopo la segnalazione
degli ennesimi interventi sul Fiume Tordino che
stanno comportando la distruzione della
vegetazione spondale del fiume, il Genio
Civile della Regione Abruzzo ha difeso gli
interventi che si stanno attuando con l’esigenza
di garantire la sicurezza delle aree limitrofe
in caso di esondazione.
In realtà nessuno
ha contestato la manutenzione dei corsi d’acqua,
ma le modalità con le quali questa si svolge.
Distruggere
completamente la vegetazione delle sponde dei
fiumi, ammucchiando poi il materiale insieme ai
rifiuti portati dal fiume e dal mare nel corso
delle ultime mareggiate, è un intervento del
tutto inutile, oltre che dannoso per l’ambiente.
Certo nessuno è
più preoccupato del WWF per il rischio di
esondazioni. Ed è per questo che l’Associazione
non comprende come sia possibile che gli Enti
competenti – tra cui anche la Regione, il Genio
Civile e tante Amministrazioni Comunali –
continuino a permettere la costruzione nelle
immediate vicinanze dei fiumi di manufatti in
cemento che, in caso di piena, causano
sicuramente più problemi di quelli che può
provocare un canneto!
“Peraltro”,
prosegue Calisti, “ricordiamo che la stessa
Giunta Regionale nel suo “Atto di indirizzi,
criteri e metodi per la realizzazione di
interventi sui corsi d’acqua della Regione
Abruzzo”, approvato con Delibera n. 494 del 30
marzo 2000, dice chiaramente che negli alvei dei
fiumi si deve intervenire in maniera
completamente diversa da come si sta
intervenendo ora, con lavori puntuali e
sistematici e non con tagli indiscriminati fatti
una tantum. Siamo più che disponibili a
confrontarci con il Genio Civile della Regione
Abruzzo su questi aspetti. Ed anzi invitiamo il
Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, che
ha dichiarato di voler avviare un’azione di
tutela e riqualificazione dei corsi d’acqua
abruzzesi, a promuovere un momento di confronto
sul tema proprio partendo dal Tordino per il
quale alcuni anni fa fu anche predisposto dalla
Provincia un “Piano d’area della Valle del
Tordino” che ora giace in qualche cassetto”.
WWF
Teramo
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