«Il presidente della Regione”, dice il
sindaco, “aveva chiesto, nell'incontro in
Comune del 20 maggio, di dare vita, quale
passaggio necessario per il tavolo di confronto
tecnico con la Regione, ad un Gruppo di lavoro
in grado di discutere la nostra proposta, che
ribadisco non è una banale rivendicazione
campanilistica, per la realizzazione di un
ospedale costiero di primo livello. La squadra
ora c'è, e come richiestomi da D'Alfonso è
composta da alcuni consiglieri, sia di
maggioranza che di minoranza, da medici ed
operatori sanitari, quindi esperti di settore, e
da espressioni della società civile. In totale
12 persone, me compreso. Avrei voluto allargare
il gruppo ulteriormente, ma non è stato davvero
possibile. Anzi – prosegue Mastromauro -
ho addirittura 'sforato' rispetto al numero
indicatomi. Spero quindi si comprenda,
soprattutto da chi ha sollevato polemiche
pensando addirittura ad una sorta di esclusione
voluta, che il mio spirito inclusivo ha
incontrato limiti. Impensabile d'altronde
inserire, ad esempio, tutti i consiglieri
eletti, che pure sono espressione istituzionale
della collettività, o tutti i rappresentanti di
associazioni. Tenuto fede al mio impegno,
attendiamo ora che il governatore, a cui ho
inviato proprio oggi la relativa richiesta,
fissi la data del primo confronto. Noi siamo
pronti. La palla adesso passa al presidente. Ma
intanto, ed anche questo gli ho detto, vogliamo
sin da ora rassicurazioni. Prima infatti –
continua il primo cittadino - ci si
garantisce il rilancio dell'ospedale e che i
soldi non sono un problema giacché ci sono. Lo
stesso manager della ASL Roberto Fagnano il 9
giugno scorso appare sui giornali
tranquillizzandoci con espressioni simili a
quelle del governatore. Salvo poi fare
dietrofront l'11 giugno dichiarando alla stampa
che bisogna accorpare i reparti e che è
impossibile procedere all'adeguamento
dell'ospedale giuliese. E poi la doccia fredda
del nuovo atto aziendale, che ho avuto cura di
trasmettere al presidente D'Alfonso, con i
prospettati accorpamenti di chirurgia ed
ortopedia ed il ridimensionamento di
cardiologia. Un tira-e-molla davvero
inaccettabile. Chiedo quindi al governatore e al
manager Fagnano – conclude Mastromauro -
che l'atto aziendale venga rivisto prima del
Comitato ristretto dei sindaci della ASL,
convocato per il prossimo 20 giugno, e si
blocchino gli accorpamenti in vista della
stagione estiva».
«Pronti al confronto
con il Gruppo di lavoro.
Attendiamo la data ma
intanto vogliamo
rassicurazioni. Chiedo
quindi che l'atto
aziendale venga rivisto
prima del Comitato
ristretto dei sindaci
della ASL e si blocchino
gli accorpamenti»
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