GIULIANOVA,
1.3.2020 -
Il consiglio comunale che si è tenuto venerdì
scorso è stato teatro di alcuni fatti inauditi
che vanno riportati all’opinione pubblica:
In apertura il nostro gruppo consiliare,
attraverso una comunicazione, ha espresso ferma
condanna sull’atto vandalico che ha sfregiato
con una svastica nazista la targa commemorativa
del partigiano Giovanni Marà.
Ebbene nessuno dei consiglieri degli altri
gruppi presenti ha proferito parola, tutti sono
rimasti in perfetto e indifferente silenzio.
Solo il sindaco a punto ormai concluso è
intervenuto dicendo laconicamente che si era
interessato del fatto ma aveva pensato di
riferirne nei giorni seguenti!
Parlando di decoro, o meglio di decenza, il
consigliere Carrozzieri ha riferito di
pesantissime e volgari offese indirizzate a lui
e alla nostra associazione e diffuse in rete da
parte del consigliere comunale Simone Paesani
(esponente della lista del sindaco) non nuovo a
sortite indegne di un rappresentante dei
cittadini nelle istituzioni. Ebbene, il sindaco
per tutta risposta, nel frangente, ha riso.
Nessuno dei consiglieri presenti ha preso le
distanze, né ha ritenuto di stigmatizzare
l’accaduto. Ci chiediamo: è stata compresa la
gravità del comportamento tenuto dal loro
consigliere?
Inoltre tra il numeroso pubblico presente in
aula sono comparsi ad un certo punto individui
che con fare provocatorio hanno ripetutamente
disturbato esponenti del Cittadino Governante,
al punto che si è ritenuto di segnalare la cosa
alle forze dell’ordine presenti che li hanno
temporaneamente allontanati dall’aula. Ci è
sembrato davvero singolare, poi, vedere dopo il
consiglio i suddetti individui a tavola con
assessori e consiglieri della maggioranza.
Infine quando è stato dibattuto il punto sul
nuovo regolamento della polizia urbana, il
sindaco che da mesi martella in città con lo
slogan “tolleranza zero” annunciando toni
trionfalistici l’introduzione del DASPO urbano,
incomprensibilmente, non ha preso la parola, né
per presentare il provvedimento, né per
rispondere alla argomentata analisi critica del
provvedimento svolta dal Cittadino Governante -
come dovrebbe accadere in un serio dibattito
democratico - ha, invece, ritenuto di
pubblicare, proprio nel corso del dibattito un
messaggio facebook per offendere ancora una
volta ingiustamente la realtà del Cittadino
Governante. Il confronto è stato quindi negato!
Infatti non è stato possibile effettuare il
previsto giro delle repliche nel dibattito
consiliare sul DASPO urbano.
Allo sconcerto provato per i fatti sopradetti,
si aggiunge la grande amarezza di aver dovuto
assistere all’imposizione con la forza bruta dei
numeri di un provvedimento - il DASPO urbano,
che prevede l’ordine di allontanamento e il
divieto di accesso in molte zone centrali della
città - tanto inutile quanto ingiusto nei
confronti dei poveri, dei deboli e dei
disagiati, perché, come abbiamo dimostrato
argomentando in consiglio, soprattutto di questo
si tratta.
Mentre Costantini, demagogicamente, tenta di
ricavare consenso con la “tolleranza zero” nei
confronti degli ultimi, noi continuiamo a
pensare che i problemi sociali vanno affrontati,
non allontanati o nascosti sotto il tappeto,
insomma è necessario che le amministrazioni
governino la comunità con buone politiche
sociali inclusive e le forze dell’ordine e la
magistratura garantiscano la sicurezza
sanzionando i reati e le violazioni. |