Cittadino
Governante: «Il Consiglio Comunale non è interamente
antifascista»
GIULIANOVA,
13.5.2020 -
Ieri il nostro gruppo consiliare, raccogliendo l’invito
dell’ANPI provinciale e di tutte le forze democratiche e
antifasciste presenti in città, ha proposto al consiglio
comunale di Giulianova il seguente Ordine del giorno: “Le
forze democratiche e antifasciste presenti in consiglio
comunale, sulla base dei principi costituzionali,
chiedono le dimissioni del presidente del consiglio
comunale di Giulianova Paolo Vasanella
(foto)”.
Come tutti sanno Vasanella in occasione del 25 Aprile ha
rilasciato dichiarazioni inaccettabili per qualsiasi
sincero democratico, affermando che la Festa della
Liberazione è divisiva, semina odio, discordia e non
rappresenta l’intero Paese, e mettendo in discussione il
significato autentico della Resistenza e del 25 Aprile,
data fondativa della Repubblica Italiana presidiata
dalla Costituzione democratica e antifascista.
Alla fine del surreale e sconcertante dibattito – le
cose dette tendevano a fuorviare il tema, vere prese di
distanza non ci sono state o sono state tiepide -
abbiamo provato una forte indignazione e una grande
amarezza per le parole dette dai vari consiglieri di
maggioranza e dal sindaco, il quale peraltro vanta in
continuazione di essere tesserato dell’ANPI
(Associazione Nazionale Partigiani).
Non solo non hanno sostenuto la richiesta delle
dimissioni, ma addirittura hanno affermato che Vasanella
ha espresso legittimamente il suo pensiero, dimenticando
che chi riveste il ruolo di massimo rappresentante del
consiglio comunale deve essere indubitabilmente
antifascista e che, in considerazione del ruolo che
ricopre, deve prestare molta attenzione a ciò che dice,
anche fuori dalla sede istituzionale.
Addolora molto il dover constatare che in consiglio
comunale, attualmente, non ci sia la consapevolezza -
eccettuati i tre consiglieri del Cittadino Governante -
che per stare nelle istituzioni occorra possedere i
fondamentali della cultura politica e fra questi ci sono
senz’altro i principi e i valori della Costituzione che
vanno rispettati sempre con parole ed atti.
E, ovviamente, non bastano dichiarazioni di facciata per
salvare le apparenze, occorre essere conseguenti: se si
è antifascisti lo si afferma e lo si pratica. In questo
caso ciò avrebbe dovuto comportare in primo luogo una
chiara dichiarazione di antifascismo e poi la
destituzione del presidente del consiglio Paolo
Vasanella.
Abbiamo, invece, assistito a trattamenti diversi da
parte della maggioranza nei confronti di Paesani e di
Vasanella (che pur aveva fatto affermazioni ancora più
gravi), e al voltafaccia del consigliere Tribuiani che
aveva annunciato voto favorevole: una vera farsa!
Una cosa è certa: il consiglio comunale di Giulianova
non è antifascista, eccezion fatta per gli esponenti del
Cittadino Governante.
Questo spiega come mai il 25 Aprile non è stato
festeggiato dal Comune: l’unica iniziativa a Giulianova
è stata quella unitaria promossa dal Cittadino
Governante.
Il sindaco Costantini farebbe bene a riconsegnare la
tessera dell’ANPI dopo quanto avvenuto ieri nella
massima assise civica. E se lui non sentisse
autonomamente questo dovere, farebbe bene l’ANPI a
ritirargliela, perché l’ipocrisia e l’uso strumentale di
una tessera così significativa è un insulto a chi ha
combattuto per la libertà e la democrazia durante la
Resistenza.
Associazione Cultura
Politica
Il Cittadino Governante
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