Giulianova,
5.02.2012 - Da Walter Squeo, coordinatore
Federpesca e rappresentate delle marinerie
abruzzesi,
riceviamo e pubblichiamo:
Ebbene si ritorna in mare dopo un fermo di ben
20 giorni. Domani tempo permettendo i vari
settori di pesca ritorneranno ad effettuare le
normali attività di pesca che sono state
interrotte a causa del caro gasolio che ha
indotto tali settori a subire enormi sacrifici e
a organizzare manifestazioni a Roma in
Montecitorio con feriti e cariche della polizia
volte a stanare questa vera e propria protesta
dei pescatori che rivendicavano i loro diritti ,
quali il diritto di far sopravvivere la loro
attività che non poteva assolutamente andare
avanti con tutti questi pesi che gravano sul
proprio lavoro,.
Proprio venerdi scorso il ministro in carica ha
annunciato di voler prendere in considerazione
la situazione ma non solo con le belle parole ma
con i fatti analizzando questo la situazione del
caro gasolio e prendendo delle decisioni in
merito, cosi da affrontare questa emergenza
ascoltando i vari rappresentanti dei settori
della pesca a Bruxelles, al fine di varare una
riforma delle leggi comunitarie atte a
differenziare le zone FAO di pesca, praticamente
si terrà in considerazione i metedi e le
metodologie di quella che è la pesca nel nostro
mare italiano scindendo la pesca atlantica da
questa riforma.
I rappresentanti dei vari settori riconoscono la
grave crisi che attanaglia sia l’Italia che il
mondo intero, tanto è vero che gli stessi non
vedono l’ora di poter ritornare in mare per dar
via al corso della loro vita marinara che è
fatta di responsabilità e passione perché dal
loro operato ne consegue un intero indotto
produttivo che va dai mercati, ai ristornati ect
dando il massimo del loro impegno per portare in
tavola degli italiani il pesce fresco locale
praticamente il “made in Italy” prendendo delle
enormi distanze dal pesce importato dall’estero
che per di più viene pescato da coloro che di
leggi e di riforme non conoscono nemmeno una
virgola mentre i nostri marinari sono sempre
pronti ad apprendere ed attuare le leggi
comunitarie.
Da ribadire un concetto importante che nel caso
in cui le promesse del ministro non verranno
rispettate i pescatori sono pronti a scioperare
fra un mese da questo momento, tenendo conto e
rispettando le decisioni del governo.
Sicuramente si avrà una risposta positiva dal
governo e dai suoi rappresentanti nel frattempo
, in ogni rapporto che ci rispetta alla base di
tutto c’è il rispetto e cosi a dimostrazione di
ciò e in base alle promesse annunciate i
pescatori ritorneranno in mare condizioni meteo
neve permettendo cosi potremo ritornare a
gustare il pesce fresco italiano.
WALTER SQUEO COMANDANTE DA PESCA ARMATORE E
RESPONSABILE SETTORE PESCA ABRUZZO FEDERPESCA
COGEVO |