Pescara, 10.3.2012
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Il WWF ha presentato
oggi alla stampa una nuova lettera, la seconda
in poco tempo, del Ministero dell'Ambiente
che impone uno stop decisivo al progetto per la
realizzazione di una centrale idroelettrica sul
Fiume Aventino nel Comune di Gessopalena. La
nota, a firma del Direttore Generale Grimaldi,
interviene su due punti. In merito alla qualità
delle acque si può leggere "Tale circostanza
(lo scadimento della qualità delle acque del
fiume da "buono" a "sufficiente" riscontrato
dall'ARTA in due punti di monitoraggio
sull'Aventino a valle del punto di captazione,
ndr) appare essere in contrasto con l'obbligo
comunitario di impedire il deterioramento dei
corpi idrici superficiali sancito dall'art.4
della direttiva 60/2000/CE ed induce
ragionevolmente a prevedere un ulteriore
scadimento della qualità delle acque fluviali a
seguito della captazione di gran parte della
portata attualmente defluente". Pertanto su
questo punto il Ministero dell'Ambiente conferma
in pieno la tesi sostenuta dal WWF nella diffida
inviata lo scorso 21 gennaio.
Inoltre il Ministero individua una gravissima
criticità procedurale per quanto riguarda la
concessione a derivare rilasciata dalla regione
che non avrebbe rispettato l'iter previsto dal
Testo Unico sull'Ambiente (Dlgs 152/2006).
Scrive il Ministero "...codesta Regione
avrebbe dovuto, ad avviso di questo Ministero,
procedere a reiterare la procedura di
acquisizione del predetto parere di
compatibilità da rendersi - nel caso di mancata
pronuncia nei termine da parte dell'Autorità di
Bacino - a cura di un commissario "ad
acta" nominato da questo Ministero."
Dichiara Augusto De Sanctis, referente acque del
WWF Abruzzo "Il WWF nella sua diffida, a cui era
seguita anche quella del Comune di Civitella,
aveva sollevato tre criticità principali: la
mancanza della Valutazione di Incidenza
Ambientale per la presenza di Siti di Interesse
Comunitari a valle del punto di captazione; il
fatto che alcune autorizzazioni, come quella
paesaggistica, erano scadute e, infine,
l'impatto dell'opera sulla qualità delle acque
del Fiume Aventino che già ora non rispetta gli
obiettivi comunitari previsti dalla Direttiva
Acque 60/2000/CE. Sul primo punto è intervenuta
una prima lettera del Ministero dell'Ambiente e,
a seguire, una nota della Regione Abruzzo in cui
si intima al Comune di Gessopalena di procedere
con la redazione dello Studio di Incidenza
Ambientale. Sul secondo punto è arrivata
un'ulteriore lettera della Regione che conferma
che l'autorizzazione paesaggistica è scaduta.
Ora la seconda lettera del Ministero dà ragione
al WWF anche sul terzo punto e introduce una
ulteriore criticità procedurale. Riteniamo che
questa nota del Ministero imponga uno stop
decisivo a questo progetto a cui tutti gli enti
dovranno adeguarsi immediatamente. Probabilmente
un piccolo comune come Gessopalena era ignaro
dell'esistenza di una situazione regionale così
compromessa e dei ritardi nella redazione ed
applicazione di un Piano di Qualità delle Acque
realmente efficace ai fini del raggiungimento
degli obiettivi di qualità ambientale previsti
dalla legge. Purtroppo constatiamo che diverse
strutture amministrative che rilasciano pareri
ed autorizzazioni non paiono aver compreso che
le inadempienze della Regione Abruzzo,
certificate dal pur criticabile Piano di Tutela
delle Acque adottato dalla regione stessa,
obbligano a cambiare rotta per quanto riguarda
le concessioni e in generale tutti quegli
interventi antropici sui fiumi che non possono
risolversi in un ulteriore peggioramento della
qualità dei fiumi e a ingenerare illusioni a chi
presenta progetti di questo genere".
Per il WWF e per chi conosce quel fiume, però,
era già del tutto palese che nel 2012 intubare
il fiume Aventino in uno dei pochissimi tratti
ancora abbastanza integri, non è possibile. I
fiumi del chietino e lo stesso Aventino
subiscono già stress antropici chiaramente
insostenibili. In più con il Piano di Tutela
delle Acque la Regione è costretta ad affrontare
una situazione fuori controllo, soprattutto per
quanto riguarda il rispetto degli obiettivi di
qualità dei fiumi prescritti dalla Commissione
Europea. Il 65% dei fiumi abruzzesi e chietini
non rispetta gli obiettivi e per questo
l'Abruzzo è costretto addirittura a chiedere
deroghe generalizzate addirittura al 2027 che
sono difficilmente accettabili. Per questo non
può continuare a rilasciare nuove autorizzazioni
per captazioni. Nel chietino i fiumi Aventino,
Trigno, Sinello, Osento, Feltrino, Moro, Riccio,
Arielli non rispettano questi obiettivi di
qualità soprattutto a causa delle captazioni a
scopo idroelettrico ed irriguo e per i
depuratori mal-funzionanti. Poi ci sono
situazioni come il Laio in cui addirittura sono
precipitati montagne di rifiuti di una vecchia
discarica. Non è quindi tempo per nuove
captazioni ma per interventi volti ad assicurare
rilasci adeguati anche attraverso la revisione
profonda delle autorizzazioni già in essere. |