PESCARA,
16.6.2014
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Domenica 15 giugno 2014, presso l’Aurum di
Pescara si è svolta la cerimonia di premiazione
delle migliori opere partecipanti alle sezioni
in cui si articola la sesta edizione del
Festival:
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Concorso
ABRUZZODOC,
sezione dedicata ai documentari
che si occupano di tematiche legate al
territorio abruzzese o girati in Abruzzo e/o
realizzati da registi nati e/o residenti nella
regione di qualunque durata prodotte dopo il 1°
gennaio 2012.
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Concorso documentari italiani
d’autore PANORAMA
ITALIANO,
sezione dedicata alle opere
italiane più interessante della passata stagione
prodotte dopo il 1°gennaio 2013.
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Concorso
Internazionale VISTI DA VICINO,
sezione dedicata a documentari da tutto il mondo
prodotti dopo il 1°gennaio 2012.
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Concorso
OPERA DIGITALE,
sezione dedicata al cinema non
documentario di frontiera e di riflessione,
riservato a medio e lungometraggi prodotti dopo
il 1° gennaio 2012
La Giuria, composta da:
- Roland Sejko, regista;
- Silvia Luzi,
Giornalista indipendente, autrice televisiva,
regista;
- Stefano Saverioni,
regista, direttore della fotografia, producer ed
editor;
- Andrea Sangiovanni,
docente di Storia Contemporanea presso la
facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo
- Giovanna Di Lello,
regista di documentari, giornalista direttore
artistico dal 2006 del festival letterario ‘Il
Dio di mio padre’ dedicato a John Fante,
ha assegnato i premi alle
migliori opere dei concorsi internazionali:
“Visti da Vicino” e “Opera Digitale”.
Miglior
documentario “VISTI
DA VICINO”
LIBRI E
NUVOLE
di Pier Paolo GIAROLO
“Per la
capacità di esplorare una realtà isolata e
remota raccontando il cammino di persone di
antiche radici e libri senza tempo, un cammino
che diventa vaggio per l’affermazione della
propria identità”
Miglior corto
della sezione “OPERA
DIGITALE”
MI OJO
DERECHO
di Josecho De Linares
“Per il tocco
delicato e silenzioso dello sguardo” - “For the
delicate and silent touch of its insight”
La Giuria,
formata dal pubblico che ha assistito alle
proiezioni, svolte da marzo a giugno presso la
Feltrinelli, ha scelto come vincitori delle
sezioni “ABRUZZODOC” e “PANORAMA ITALIANO”:
Miglior
documentario “ABRUZZODOC”
ELEGIA PER LA
VITA
di Germano Scurti
Attraverso
l’elegia di una persona di notevole spessore che
è riuscita ad esprimere le sue intuizioni
innovative emerge, oltre il racconto ricco di
suggestioni e ricostruito con attento e
meticoloso lavoro di ricerca, un’immagine della
Pescara di ieri e una riflessione sulla Pescara
di oggi.
Miglior
documentario “PANORAMA ITALIANO”
SEGNA CON
ME
di Chiara Tarfano
“Per aver
saputo raccontare in modo attento, sensibile ed
efficace storie di vita quotidiana in cui
l’affermazione della propria personalità
permette di superare le difficoltà sociali”.
L’Associazione A.C.M.A., organizzatrice del
Festival, ha deciso di assegnare una MENZIONE
SPECIALE al documentario
CALLE CORTES
di Antonella Deplano e Stefano Ricci
della sezione ABRUZZODOC
“Per essere riusciti ad analizzare la
problematica del moderno consumismo in modo
critico attraverso una visione originale e
sensibile con immagini, suoni e colori di
grande suggestione”.
Si è conclusa anche questa sesta
edizione del
Festival del documentario e del
cinema digitale d’Abruzzo - Premio
Internazionale Emilio Lopez
che ha preso il via a Pescara a
marzo
organizzato dall'A.C.M.A.
(Associazione Cinematografica Multimediale
Abruzzese).
Il Festival è uno dei pochissimi
in Italia dedicato esclusivamente al genere
documentario.
Il Festival, anche per dare la
possibilità di una più ampia fruizione - e
quindi non solo riservata agli amanti del genere
-, si è articolato con proiezioni singole o di
più lavori, senza ma superare le due ore circa.
Si è voluto evitare quindi la “maratona” ovvero
una serie di proiezione nel corso di una intera
giornata che avrebbe impedito a moltissimi di
poter seguire il Festival e anche di poter
meglio apprezzare e “sedimentare” le singole
proiezioni. Il Festival si svolge, infatti nel
periodo compreso tra marzo e giugno.
La manifestazione si propone di valorizzare e
promuovere la diffusione, la conoscenza e la
fruizione del cinema documentario sia italiano
che internazionale, offrendo un’occasione per
riflettere sulla contemporaneità attraverso una
serie di punti di vista differenti che
arricchiscano e mettano in discussione il
proprio sguardo personale.
Le sezioni in cui
è stato articolato il Festival offrono la
possibilità di avere, anno per anno, una ampia
visuale sul genere documentario. Anche
quest’anno sono state oltre un centinaio e
provenienti da numerosi paesi europei ed
extraeuropei,
numerose le opere
iscritte alle varie sezioni in cui si suddivide
il Festival del documentario d’Abruzzo:
L’Associazione
A.C.M.A ha intrapreso nel 2007 il
progetto del Festival per offrire al pubblico la
possibilità di accostarsi alle tante forme di
osservazione e di indagine della realtà nelle
quali si articola il linguaggio cinematografico
e per creare spazi di espressione per quegli
autori e quei registi che con intelligenza e
coraggio si cimentano nella narrazione e
nell'analisi della realtà contemporanea.
Senza la
possibilità della “vetrina” dei festival, i
documentari e i film di finzione più propensi
alla riflessione e al ragionamento, le
esperienze estetiche più di frontiera e meno
legate all'industria, non avrebbero modo di
resistere all'opprimente inaridimento
dell'offerta culturale.
Offerta culturale
che non può più soddisfare le esigenze di un
pubblico in realtà più attento e più preparato,
aperto alla singolarità del cinema documentario
come alla sperimentazione, alla ricerca,
all'inventiva del digitale.
Quest’anno il
Festival ha “esteso” il suo nome da “Festival
del documentario d’Abruzzo” a “Festival del
documentario e del cinema digitale d’Abruzzo”.
Una “sottolineatura” dovuta e voluta al cinema
digitale.
Il cinema che per
necessità impiega poco budget e molto cervello,
è in grado di registrare con la precisione di un
sismografo i movimenti e i mutamenti di una
società e della sua mentalità, affermandosi come
la forma di espressione cinematografica più
vivace ed eterogenea.
Questo è vero
innanzi tutto per il cinema documentario, cui il
Festival del documentario d’Abruzzo si è
esclusivamente dedicato fino ad ora. Ma è vero
anche per il cinema digitale non documentario,
il cinema che riflette sulla realtà ricreandola
e non riprendendola. E' per questo che in questa
sesta edizione al documentario abbiamo deciso
di affiancare anche una sezione speciale
dedicata al cinema digitale indipendente
riservata a medio e lungometraggi di finzione
con spiccata forza di analisi. |