PESCARA,
6.9.2014
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Dal Wwf Teramo
riceviamo e
pubblichiamo:
“La
sentenza del TAR Lazio che ha respinto il
ricorso del COGEVO contro l’istituzione
dell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano
è una splendida vittoria per l’ambiente e per la
legalità - dichiara Dante Caserta,
consigliere nazionale del WWF Italia -. Per
l’ambiente perché conferma la tutela dell’unico
tratto di mare antistante la costa abruzzese su
cui è presente un’area marina protetta; per la
legalità perché ribadisce che le leggi vanno
rispettate e che le soluzioni ai problemi vanno
ricercate senza atteggiamenti violenti e
prevaricatori. Bene hanno fatto il Consorzio di
Gestione dell’Area Marina Protetta ed il
Ministero dell’Ambiente a resistere davanti al
TAR in maniera ferma e determinata”.
L’ordinanza
del TAR (che può essere letta a questo
indirizzo:
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%202B/2010/201004732/Provvedimenti/201404049_05.XML)
conferma pienamente quanto
da sempre sostenuto non solo dal WWF, ma anche
da tutto il mondo ambientalista e dalle
associazioni di categoria (commercianti,
albergatori e balneatori) di Pineto e Silvi:
· la
limitazione all’esercizio della pesca riguarda
una minima porzione dello spazio a disposizione
(7 km di costa su un totale di 82 km), tale da
non costituire un pregiudizio alla pesca;
· il
metodo di pesca tramite dragaggio dei fondali
con le turbosoffianti appare incompatibile con
la tutela dell’ecosistema dell’Area Marina
Protetta;
· dalla
comparazione degli interessi coinvolti, stante
la presenza di un’area protetta, deve ritenersi
preminente quello della salvaguardia ambientale.
“Dopo questa
pronuncia del TAR Lazio - dichiara Claudio
Calisti, Presidente del WWF Teramo - ci
aspettiamo un’intensificazione dei controlli
nell’Area Marina Protetta Torre di Cerrano al
fine di impedire l’ingresso di turbosoffianti
come si è verificato costantemente negli ultimi
mesi e come abbiamo denunciato anche la scorsa
settimana. È ora che i comportamenti illegali
siano contrastati con maggiore efficacia e più
determinazione”.
Il WWF ribadisce
quanto riportato nel documento sottoscritto a
luglio da tutte le associazioni ambientaliste e
di categoria operanti nel territorio dell’Area
Marina Protetta di Torre di Cerrano: le
soluzioni agli eventuali problemi dei vongolari
devono essere ricercate nel rispetto della
legalità e di quanto stabilito dalle leggi che
tutelano questa come tutte le altre aree marine
protette italiane. |