TERAMO,
20.9.2015 - Dall'Amministratore
Unico della Giulianova Patrimonio srl, Arch.
Filippo Di Giambattista, riceviamo e
pubblichiamo in
risposta al comunicato della Cgil sul
licenziamento di un lavoratore:
Che un sindacato prestigioso e
serio come la CGIL si interessi di un lavoratore
licenziato per il superamento del periodo di
comporto è giusto e doveroso. Ma che il suo
Segretario provinciale faccia esternazioni
superficiali e prive di fondamento giuridico è
cosa assai grave. Voglio augurarmi che ciò sia
dovuto solo alla scarsa conoscenza che
Marcattili ha della situazione e della storia
lavorativa del dipendente in questione. Qualora
non fosse così, delle due l'una: o il segretario
della CGIL non conosce le normative in materia
di contratti di lavoro, oppure tenta di usare
una vicenda interna alla società partecipata del
Comune di Giulianova per fini politici. Entrambe
le cose non mi competono.
Chiariamo bene la questione. Nel
caso specifico del dipendente della Giulianova
Patrimonio sono state semplicemente applicate le
regole del contratto nazionale di categoria che
prevedono il licenziamento nel caso in cui il
lavoratore superi i 180 giorni di assenza a
causa di malattia. Si è trattato, dunque, solo
di un atto imposto dalle normative vigenti e al
quale il sottoscritto non poteva sottrarsi, pena
la violazione delle leggi.
Tengo a precisare, infine, che,
contrariamente a quanto potrebbe far presagire
il comunicato della CGIL, la Giulianova
Patrimonio è sempre molto attenta agli aspetti
sociali legati al lavoro. A tal riguardo, la
società da me amministrata ha sempre partecipato
a progetti tesi all'inclusione lavorativa sia
delle categorie svantaggiate che dei giovani,
con risultati più che soddisfacenti tanto per i
lavoratori coinvolti, quanto per la cittadinanza
che beneficia dei servizi offerti grazie a tali
iniziative. |