TERAMO,
26.10.2015 - Rinviata
l’approvazione del
Piano di dimensionamento scolastico. Quello
portato oggi all’attenzione del Consiglio
prevedeva l’istituzione di tre nuove dirigenze
scolastiche (i plessi di Ancarano accorpati con
l’istituto comprensivo di Civitella; i plessi
teramani di Frondarola, Villa Ripa, e Luca
Tancredi al comprensivo di Torricella; i plessi
di Te 5 Villa Vomano con l’istituto comprensivo
Penna Sant’Andrea-Basciano-Colledara) e il
riequilibrio fra istituti sovradimensionati e
altri sottodimensionati.
“Un piano che fa delle scelte dopo anni di
scelte fatte da altri perché la Provincia
decideva di non decidere – ha affermato oggi
in Consiglio il presidente Renzo Di
Sabatino - ma i
sindaci di Teramo e Ancarano non sono d’accordo
così come altri non hanno voluto sentire ragioni
su altre proposte pure fatte lungo il percorso,
quindi, visto che questa è la Casa dei Comuni
chiedo il rinvio. Dopo di che, se non ci sono
proposte condivise, per me il dimensionamento va
bene così e ci teniamo le reggenze al posto
delle dirigenze ed è noto che con le reggenze le
scuole del territorio continuano a perdere
iscrizioni”.
Contrari al rinvio i consiglieri di minoranza
Franco Fracassa e Severino Serrani che hanno
abbandonato l’aula. Serrani avrebbe voluto
presentare un emendamento che prevedeva di
lasciare Ancarano con Sant’Egidio, togliendo a
quest’ultimo Istituto comprensivo i plessi di
Faraone “questo è il luogo della decisione,
rinviare non ci condurrà a nulla” mentre
Fracassa, anche lui contrario al rinvio, ha
chiesto un minuto di sospensione per verificare
se i “lavori
delle commissioni sono legittimamente svolti
visto che la maggioranza non vi partecipa mai.
Quindi ogni atto di questo Consiglio andrebbe
rinviato”.
La
richiesta di sospensione e di rinvio di tutti
gli altri punti è stata respinta a maggioranza e
motivata dal consigliere Scarpantonio per il
quale è “non
è vero che la maggioranza non partecipa alle
commissioni, c’è una confusione con le riunioni
dei capigruppo”
mentre sul dimensionamento, ha sostenuto che “è
giusto compiere un ulteriore verifica con i
Sindaci “.
A
questo punto i consiglieri di minoranza hanno
lasciato l’aula.
Ma
il dimensionamento scolastico è stata
l’occasione, per il presidente Di Sabatino, di
sviluppare un ragionamento: “Una
occasione persa. Abbiamo problemi con molti
istituti comprensivi delle aree interne
particolarmente sottodimensionati, altre
criticità ci sono con alcuni istituti superiori.
Da settimane dialogo con Sindaci e Ufficio
scolastico ma nessuno che propone soluzioni. Una
difesa ad oltranza dell’orticello. Qualsiasi
proposta avrebbe fatto arrabbiare qualcuno. Così
ci condanniamo all’immobilismo e altri
sceglieranno per noi”.
Al
primo punto del Consiglio un ordine del giorno
della Presidenza sulla “riorganizzazione degli
uffici periferici di Stato e Regione”. Partendo
dalle numerose riforme istituzionali che stanno
ridisegnando i servizi pubblici sui territori –
Prefetture, Camere di Commercio, Asl (in questo
caso proposto dalla Regione) Autorità portuali,
Forze di Sicurezza e persino il Coni – l’Ordine
del giorno chiede alla Regione di coordinare un
tavolo “al
fine di armonizzare il processo di
riorganizzazione elaborando delle linee guide e
degli indirizzi che individuino un modello
istituzionale sostenibile sul piano dei servizi
ma anche equo nella distribuzione fra i quattro
territori abruzzesi”.
“E’ arrivato il
momento di sedersi e capire come ristrutturarsi
altrimenti subiremo ogni scelta – ha
dichiarato Di Sabatino – voglio un
tavolo regionale perchè è sul quel tavolo che
possiamo discutere di riequilibrio dei territori
e capire chi fa cosa e dove: non vorremo mica
concentrare tutte le funzioni statali,
amministrative e decisionali su Aquila o
Pescara.
Prima di dire
si o no ad una Asl unica, ad esempio, voglio
sapere cosa prevede per noi il Piano sanitario.
Se migliora la nostra offerta di servizi
sanitari al cittadino per me va bene anche la
Asl unica, altrimenti è un’idea che boccio”.
Nel documento si
chiede che al tavolo vengano chiamati anche i
parlamentari abruzzesi – con il duplice
obiettivo di farsi portavoce con il Governo di
eventuali criticità e di rendere coerente il
percorso locale con gli intenti del legislatore –
e si rivolge un “appello a tutte le forze
politiche, sociali ed economiche affinchè si
realizzi una rete di collaborazione per la
difesa di livelli sostenibili di governo
locale”.
In
attesa di un tavolo regionale – in tempi brevi –
si auspica “che
non vengano smantellati gli uffici periferici di
Stato e Regione e in particolare i presidi della
prevenzione e della sicurezza”.
L’ordine del giorno
è stato votato a maggioranza con l’astensione di
Serrani e Fracassa che avrebbero voluto una
presa di distanza netta sulla “Asl unica”. |