TERAMO,
16.7.2015 -
Passerelle,
passamano per non vedenti, bagni chimici
accessibili, parcheggi senza barriere
architettoniche, sedie Job. Rendere accessibile
la spiaggia ai disabili migliorerebbe di gran
lunga la qualità degli stabilimenti balneari e
sicuramente la loro immagine turistica.
Gli operatori
turistici teramani ci credono e sono disponibili
a collaborare. E’ quanto emerge dagli incontri
che sta organizzando il consigliere provinciale
con delega all’Urbanistica, Maurizio Verna, che
questa mattina è stato a Roseto (il
primo incontro si è svolto a Pineto) per una
riunione con gli amministratori locali (era
presente anche il sindaco Pavone) le
associazioni dei disabili, gli operatori
turistici e i concessionari di stabilimenti
balneari. All’incontro hanno partecipato anche i
funzionari della Regione e quelli del Demanio.
Il consigliere
Verna ha deciso di affrontare in maniera
organica il tema dell’accessibilità alle
spiaggie predisponendo delle Linee guida per
“gli accessi ai litorali” : linee guida che
vengono illustrate nel corso delle riunioni per
raccogliere pareri e adesioni a quello che, di
fatto, configurano la base per un progetto
pilota che potrebbe armonizzare i Piani spiaggia
dei sette Comuni della costa; superare le
barriere architettoniche (obbligo di legge) ma
anche creare i presupposti per andare oltre gli
aspetti meramente legislativi con una serie di
interventi per migliorare la qualità e l’offerta
degli stabilimenti come delle località balneari.
“Parliamo
di servizi ad alto valore aggiunto, non
dimentichiamo che intere famiglie, potenziali
turisti, devono rinunciare alle vacanze a causa
della mancata accessibilità alle spiagge o che,
consapevolmente, scelgono di andare altrove a
trascorrere momenti di riposo, decidendo per
quei luoghi che questi servizi li garantiscono
– dichiara Verna - insieme all’ufficio
urbanistica stiamo verificando le linee di
finanziamento che possiamo attivare: ve ne sono
sia nei programmi europei che in quelli
nazionali. Si tratta di predisporre un progetto
pilota che coinvolga tutti i comuni costieri. Un’idea
che sta raccogliendo consenso perché i primi a
comprenderne la potenzialità sono proprio gli
operatori turistici”.
Subito dopo
Ferragosto ci sarà un incontro in Provincia con
le amministrazioni costiere per un esame dei
diversi Piani Spiaggia, verificarne la
congruenza con la normativa regionale e
nazionale e ipotizzare una loro armonizzazione
con l’introduzione di una serie di interventi a
favore dell’accessibilità. A quel punto
Provincia, amministrazioni comunali, operatori e
associazioni potrebbero predisporre un progetto
pilota da presentare a finanziamento.
Le linee guida
sulle quali ci si sta confrontando – elaborate
dall’ufficio Urbanistica – forniscono precise
indicazioni sia sulle soluzioni tecniche che
sullo stato normativo e rappresentano un’utile
punto di riferimento anche per le
amministrazioni comunali e per chi deve
controllare che le concessioni demaniali per gli
impianti di balneazione garantiscano, come
recita la legge (5 febbraio 1992 numero 104
articolo 23) “l’effettiva possibilità di
accesso al mare alle persone con disabilità”. |