TERAMO,
7.10.2015 -
Ieri pomeriggio il Sindaco di Roseto degli
Abruzzi, Enio Pavone, il Vice-Sindaco,
Maristella Urbini, la Presidente della
Commissione Pari Opportunità, Feny Di Sano, e le
Componenti della CPO Genny Mummolo e Viola
Petrini, accompagnati dallo staff del primo
cittadino, si sono recati
in visita
istituzionale presso il Centro Antiviolenza "La
Fenice" di Teramo.
Ad
accoglierli, oltre allo staff ed alle psicologhe
del Centro, c’erano il Presidente della
Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, la
Vice-Presidente, Barbara Ferretti, e la
neo-eletta Presidente della CPO provinciale,
Monica Brandiferri, assieme ai membri della
Commissione. L’incontro, fortemente voluto dai
vertici dell’Amministrazione e dalla Presidente
della CPO rosetana, ha permesso alla delegazione
di visitare, ovviamente fuori dai normali orari
di ricevimento, questa
importantissima
struttura al servizio di tutte le donne
teramane e conoscere, a fondo, quelle che sono
le funzioni svolte da “La Fenice”.
In occasione della visita l’Amministrazione
rosetana ed i vertici della locale CPO hanno
illustrato ai presenti una serie di eventi ed
iniziative, in fase di realizzazione a Roseto
degli Abruzzi, che avranno come fulcro il ruolo
delle donne nella società contemporanea e nel
corso delle quali
saranno messe in
piedi altre azioni concrete a favore del Centro
Antiviolenza provinciale.
“Ringraziamo di vero cuore il Presidente
della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino, la
Commissione Pari Opportunità provinciale e lo
staff de “La Fenice” per la squisita accoglienza
che ci hanno riservato e per la visita che ci
hanno consentito di fare all’interno di questa
importantissima struttura che opera,
quotidianamente, a sostegno delle donne
riuscendo, seppur tra mille difficoltà, a
svolgere un ruolo fondamentale per il nostro
territorio - ha sottolineato, nel suo
saluto, il primo cittadino rosetano,
Enio Pavone -.
Roseto degli Abruzzi è da sempre una città
molto sensibile ed attenta a certe tematiche,
come dimostra anche il
grande lavoro
svolto in questi anni dalla nostra Commissione
Pari Opportunità,
e vogliamo continuare a operare al fianco di
queste istituzioni, puntando a fornire un
contributo concreto non solo di idee, ma anche
di possibili risorse, grazie anche ad una serie
di iniziative che stiamo programmando in questi
giorni”.
Tra queste il Sindaco ha voluto rilanciare il
discorso di creare un
“punto rosa”
all’interno dei vari Pronto Soccorso,
con all’interno personale specializzato, in
grado di capire e guidare le donne che hanno
subito maltrattamenti.
Con l’occasione della visita il Sindaco Pavone e
la Vice Urbini hanno voluto fare un grosso in
bocca al lupo alla nuova Presidente della
Commissione Pari Opportunità provinciale,
Monica Brandiferri,
eletta proprio ieri mattina, alla sua Vice,
Chiara Di
Nardo Di Maio,
ed a tutte le altre componenti della CPO (Desireè
Del Giovine, Marilena Andreani, Lucia Verticelli,
Tania Bonnici Castelli, Ilenia Ceci, Nadia
Ranalli, Gabriella De Amicis, Mariaida Mastrilli).
“E’ sempre più importante, nella nostra
società moderna, come in politica, il ruolo che
le donne rivestono – ha dichiarato il
Vice-Sindaco di Roseto degli Abruzzi,
Maristella Urbini
– per questo abbiamo il dovere, tutte
assieme, di lavorare sodo e contribuire, ognuno
nel suo piccolo, alla crescita ed allo sviluppo
di strutture tanto importanti, quanto troppo
spesso lasciate al loro destino, come il
Centro
Antiviolenza “La Fenice”:
una piccola, preziosa “gemma” per il nostro
territorio, che opera quotidianamente per le
donne in difficoltà e che tutte noi abbiamo il
dovere di supportare con forza. Noi come
Amministrazione siamo pronti a fare la nostra
parte, a metterci a disposizione delle
operatrici del Centro, stesso discorso per la
nostra CPO, un
organo che abbiamo
fortemente voluto rivitalizzare,
e che sta operando concretamente per dare voce a
chi spesso non ne ha sul nostro territorio”.
Come ricordato dalla responsabile del Centro, la
Dott.ssa Cristina Di Baldassarre,
“La Fenice” è
l’unico centro antiviolenza nella provincia di
Teramo,
per cui si qualifica come un servizio che copre
un’area vasta in quanto destinato ad accogliere
l’utenza di tutto il territorio provinciale e
anche da alcune province e regioni limitrofe. Il
Centro opera in raccordo costante con i servizi
sociali e sanitari territoriali nonché con le
Forze
dell’Ordine.
Dall’apertura (2008) al primo semestre 2015, il
Centro è stato contattato da ben 664 donne,
tutte hanno avuto almeno un colloquio con le
operatrici, telefonico o “vis-a-vis”, e di
queste, ben 398, hanno seguito un percorso di
sostegno presso “La Fenice”. Il 35% delle donne
prese in carico risiedono o dimorano a Teramo,
il comune capoluogo ad alta densità abitativa e
sede del Centro. Il 22% risiedono nei comuni
costieri e di queste ultime
il 33% risiede a
Roseto degli Abruzzi.
La tipologia e la durata delle prese in carico
sono diversificate in relazione al tipo e grado
di violenza riferita. Il percorso di uscita
dalla violenza non può essere standardizzato in
tempi e modalità perché ogni donna ed ogni
storia è diversa dall’altra; possono esservi,
inoltre, accadimenti imprevisti e imprevedibili
che rimettono in discussione lo stato dell’arte
e anche le decisioni della donna.
La nazionalità delle donne prese in carico a “La
Fenice” durante tutto il periodo di attività
del Centro Antiviolenza è così distribuita: il
74% sono donne di nazionalità italiana, il 5,2%
di altre nazionalità europee (di cui il 10,9%
dell’Est Europa), il 2,6% di paesi africani e il
6,1% da paesi sudamericani. Per quanto riguarda
le fasce di età delle prese in carico il 48,5%
riguarda donne nella fascia d’età compresa tra
41 e 60 anni e il 41% quelle nella fascia d’età
dai 26 ai 40 anni. La
presa di coscienza
della situazione violenta
o dell’esposizione ad una possibile escalation
di violenza avviene in fasce di età più
avanzate, spesso dopo che le donne hanno cercato
di mettere in atto innumerevoli tentativi per
mantenere in vita la relazione o, comunque, dopo
che nella relazione sono intervenute azioni così
evidentemente violente per se stesse o per i
figli da farle decidere a
chiedere aiuto.
Il 70% delle donne prese in carico ha figli
minori i quali, direttamente o indirettamente,
possono essere vittime di violenza assistita.
Guardando allo stato civile delle donne prese in
carico si osserva che il 65,4% della violenza è
agita
all’interno di relazioni durature
(coniugale o di convivenza), un’alta percentuale
si manifesta in situazioni di relazioni
interrottesi per mancata accettazione del
partner, in molte situazioni quest’ultimo si
trasforma in stalker nel momento in cui la donna
decide di allontanarsi. Solo in pochi casi è
stata riscontrata autosufficienza economica da
parte delle donne in quanto la maggior parte di
esse
lamentano una dipendenza economica dal
maltrattante
stesso.
“Personalmente ho sempre creduto che le donne
avessero una “marcia in più” e fossero una
risorsa importante nel lavoro, come nella
politica: d’altronde, nel 2006, quando ero
Sindaco di Bellante fui tra i primi a inserire
l’obbligo di avere donne in Giunta e ho potuto
sempre beneficiare di una forte, appassionato e
costruttiva presenza femminile in Consiglio -
ha confermato il Presidente della Provincia di
Teramo,
Renzo Di Sabatino
-. Siamo contenti di aver potuto ricevere la
visita dell’Amministrazione rosetana e
auspichiamo possa esserci una valida e
costruttiva collaborazione su tutto il
territorio, tra i comuni e le varie Commissioni
Pari Opportunità”.
“Siamo molto liete per l’opportunità che ci è
stata concessa di
venire a visitare
questa struttura
e di aver potuto ascoltare, direttamente da chi
ci lavora ogni giorno, quelle che sono le
attività e le problematiche di questo Centro
Antiviolenza
-
ha commentato la Presidente della CPO di Roseto
degli Abruzzi,
Feny Di Sano
-. Con l’occasione di questa visita vogliamo
confermare la vicinanza ed il supporto concreto
delle donne rosetane, garantendo sin da ora che
proseguiremo la nostra opera di supporto a
questo Centro e con le attività a favore
dell’universo femminile”.
Il Centro
Antiviolenza “La Fenice” ha sede a Teramo
al secondo piano di uno stabile sito in via
Trento e Trieste al n. 8, ed è aperto all’utenza
nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15:00
alle ore 18:00 e il mercoledì e il sabato dalle
ore 9:00 alle ore 12:00. Telefono 0861 029009 –
e-mail:
lafenice@provincia.teramo.it.
Il Centro offre gratuitamente ascolto, sostegno
nella costruzione del percorso di uscita dalla
situazione di violenza, consulenza psicologica e
legale. |