L'AQUILA,
14.8.2015 –
«Il Presidente D’Alfonso è sempre più solo.
Abbandonato dai suoi stessi Consiglieri, ma
anche da altre figure politiche importanti che
iniziano a fare a gara per scendere dalla "nave
scuola" del Presidente. A guidare
l'ammutinamento, insieme ai tre Consiglieri
dissidenti, il sindaco Cialente e, in seconda,
il Presidente della Provincia di Chieti.
L'elenco è destinato ad allungarsi nei prossimi
giorni, ma resta il fatto che la crisi della
maggioranza di Governo sta, purtroppo,
paralizzando l’intera macchina amministrativa
regionale, con pesanti ripercussioni per il
nostro territorio ed i nostri cittadini».
Con queste parole
il Consigliere regionale del M5S, Riccardo
Mercante, ha commentato gli ultimi accadimenti
in seno al Consiglio regionale, dapprima sospeso
e poi rinviato al mese di settembre per la
defezione di alcuni membri della maggioranza
dalfonsiana.
«Già
diversi mesi fa - ha spiegato Mercante -
erano visibili i primi segni di dissenso in seno
al Governo regionale, sin dalla votazione dei
provvedimenti diretti a scongiurare la chiusura
dei punti nascita di Atri, Ortona, Penne e
Sulmona. Dissenso che il Presidente D’Alfonso
era riuscito, sia pur con grande difficoltà,
momentaneamente a sopire. Adesso, a distanza di
poco più di un anno dall’inizio di questa
legislatura, di fronte alla necessità di
adottare provvedimenti importanti per la nostra
Regione e che coinvolgono molteplici interessi
dei diversi territori regionali, sono riemersi
in tutta la loro forza i contrasti sopiti.
Quanto accaduto nella scorsa seduta del
Consiglio regionale, lo dimostra perfettamente.
L’assenza di tre Consiglieri di maggioranza ha
reso, infatti, impossibile persino la
prosecuzione dei lavori in aula costringendo
D’Alfonso a rinviare la seduta al mese di
settembre.
Una debacle della
maggioranza
– ha continuato Mercante – che evidenzia in
maniera lampante la fragilità di questo Governo
regionale e che ha spinto diversi esponenti
politici e rappresentanti di Enti locali a
manifestare perplessità e timori sulla effettiva
capacità della Giunta dalfonsiana di continuare
a guidare la nostra Regione. Ma ancor più grave
è che questa debolezza sta provocando la
paralisi dell’attività amministrativa con
conseguenze nefaste per il territorio ed i
cittadini abruzzesi. L’incapacità a concludere i
lavori consiliari e l'approssimazione con la
quale i consiglieri di maggioranza si presentano
nelle commissioni, ha portato, infatti, allo
slittamento di provvedimenti fondamentali, come
la legge di riordino delle province, che avrebbe
dovuto addirittura, secondo le previsioni della
riforma Delrio, essere approvata entro lo scorso
mese di dicembre. Un ritardo che rischia di
ingenerare non solo confusione nell’assegnazione
e riorganizzazione del personale degli enti di
secondo livello ma soprattutto di paralizzare
funzioni di primaria importanza, come il
trasporto scolastico dei disabili che, secondo
le previsioni dovrebbe passare ai Comuni ma che,
ad oggi, non ha alcuna copertura finanziaria.
Con l’ovvia conseguenza che il servizio stesso
non potrà essere erogato né dalla Provincia né
dai Comuni in attesa della approvazione della
legge e del conseguente trasferimento dei fondi.
Problemi che avevo già avuto modo di sollevare
con una interpellanza nello scorso mese di
gennaio ma che a, quanto pare, la maggioranza
non riesce ancora a risolvere.
Una crisi del
Governo regionale
– ha concluso Mercante – che non credo
D’Alfonso riuscirà a risolvere con facilità,
visto che tra i suoi Assessori e Consiglieri
manca una unanimità di vedute su una miriade di
aspetti relativi alla gestione del territorio.
Ed a subirne le conseguenza saranno ancora una
volta i cittadini abruzzesi e la nostra Regione
costretta, nel panorama nazionale, a rimanere
ancora più indietro». |