L'AQUILA,
4.5.2015 -
"Tagliano tutti tranne i loro stipendi"
spiega Sara Marcozzi. I consiglieri regionali
della decima legislatura lo fanno capire
chiaramente lasciando l’aula della commissione
bilancio, dove era in discussione la Proposta di
Legge del M5S sui tagli della politica,
completamente vuota facendo mancare il numero
legale per la votazione. Si sono alzati e se ne
sono andati dopo che Sara Marcozzi, prima
firmataria della Proposta di legge, ha
presentato i dettagli nella discussione
generale.
I tagli che il M5S propone sono significativi,
questa proposta di legge porterebbe a
risparmiare ben 23 milioni di euro nei cinque
anni di legislatura. Il primo attiene alle
indennità di Consiglieri e Presidenti di Giunta
e Consiglio le cui massime retribuzioni
consentite sarebbero rispettivamente ridotte per
i primi da € 11.100,00 a € 5.000,00 e per i
secondi da € 13.800 a € 6.500′, si legge in una
nota. Altro taglio previsto è quello dei
rimborsi spese, nota dolente per le tasche della
Regione, che elargisce ai consiglieri fino a
4500 euro mensili. Un forfait che viene
assegnato a prescindere da quanto si spenda
effettivamente per vitto, alloggio e viaggio e a
prescindere dal luogo di provenienza. Solo i
consiglieri del M5S, grazie ormai ai famosi
scontrini, rendicontano già ogni spesa e
percepiscono il rimborso solo su quanto
realmente utilizzato. Gli altri, che vivano in
provincia de L’Aquila o in luoghi più distanti
dal capoluogo, Vasto per esempio, intascano il
forfait incrementando di molto il loro
stipendio’, prosegue la nota. Tagli sono
previsti anche per le indennità di Vice
Presidente e Segretari di Commissione. Sono
previste l’abrogazione della Polizza
assicurativa in caso di morte o infortunio del
Consigliere, l’abrogazione del trattamento di
fine mandato e la riduzione dei vitalizi con
percentuali maggiori in caso di cumulo di
vitalizi diversi. Infine lo spostamento da 60 a
67 anni per la fruizione del vitalizio per i
consiglieri che ne abbiamo maturato il diritto,
come per i lavoratori “comuni”.
Una bella sforbiciata, insomma, che per una
volta invece di colpire i servizi al cittadino
colpisce i lauti stipendi dei consiglieri
regionali’, insistono. Ma i consiglieri non ci
stanno, e piuttosto che non votarla hanno
preferito non metterci la faccia e lasciare
l’aula vuota.
“Un atteggiamento fuori luogo - commenta
Sara Marcozzi -. Noi restituiamo ormai da un
anno, nei primi 6 mesi abbiamo accumulato, da
soli, ben 133mila euro da impiegare in un fondo
per le PMI restituendoli così agli abruzzesi e
gli altri consiglieri del taglio dei loro
stipendi non vogliano neanche
discutere! Assicuriamo che con lo stipendio
tagliato si vive più che dignitosamente. In un
momento in cui chiediamo sacrifici a tutti, il
minimo sarebbe dare l’esempio e partire proprio
dai loro stipendi”.
Movimento 5 Stelle
Abruzzo |