Manifestazione
di Roma: Aderiscono
anche Sindacati
confederali e Cna
L’Unione delle Province Italiane patrocina
l’iniziativa
TERAMO,
24.2.2017
-
L'Ufficio stampa della
Provincia di Teramo comunica che questa mattina,
nel corso di un incontro con Renzo Di Sabatino,
i sindacati confederali provinciali – erano
presenti i segretari della Cgil e della Cisl,
rispettivamente Giovanni Timoteo e Antonio
Scuteri mentre per la Uil ha partecipato
Giuseppe Villa – hanno confermato l’adesione
alla manifestazione del 2 marzo e hanno
assicurato la piena collaborazione
all’organizzazione dell’iniziativa.
La manifestazione, che ha l'obiettivo di
richiamare l'attenzione del Parlamento e del
Governo sulle richieste di modifica al
cosiddetto Decreto Sisma e sul riconoscimento di
una specificità teramana relativamente ai danni
causati da una concatenazione di eventi
clamaitosi, potrà contare anche sul patrocinio
dell’Unione delle Province Italiane. L’elenco
delle persone e delle organizzazioni che
aderiscono aumenta di ora in ora: fra gli altri
ricordiamo la Camera di Commercio, le
Associazioni di categoria, i Comuni teramani, le
Province di Chieti e Pescara.
Oggetto: La CNA di Teramo sarà presente alla
manifestazione del 2 marzo per chiedere le
modifiche al decreto
Anche la CNA di Teramo, con i suoi
rappresentanti, aderisce alla Manifestazione
indetta dalla Provincia e dal Sindaci dei Comuni
coinvolti in previsione giovedì 2 marzo a
Montecitorio.
«Non
si può rimanere indifferenti di fronte alle
mancanze di un Decreto che non tiene conto degli
innumerevoli danni causati anche dal maltempo
- dichiara il Presidente Provinciale CNA
Gianfredo De Santis in un comunicato
dell'Ufficio Stampa dell'associazione degli
artigiani -. Al
di là delle bandiere e degli orientamenti
politici è il momento dell'unione,
dell'accordo e della
solidarietà a prescindere da tutto. La nostra
risposta, come CNA di Teramo, è difatti solidale
nei confronti degli Amministratori locali ma
soprattutto nei confronti degli imprenditori che
rappresentiamo, perché gli effetti di questa
catastrofe interessano loro e tutti i livelli
economici dal mare alla montagna. Sentiamo il
dovere assoluto di richiamare l'attenzione del
Governo e dell'Opinione pubblica rispetto alle
ben note emergenze vissute dal nostro territorio».
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Comuni organizzano la presenza
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- «Una
risposta solidale, bella e concreta».
Così questa mattina il presidente Renzo Di
Sabatino davanti ai Sindaci della provincia
teramana «quelli
più colpiti e quelli meno colpiti, vogliono
esserci anche i Comuni chietini e pescaresi».
Prende forma la manifestazione che si svolgerà
a Roma il prossimo 2 marzo per porre
all’attenzione dell’opinione pubblica e del
Parlamento la necessità di una modifica al
cosiddetto Decreto Sisma e il riconoscimento di
una specificità teramana rispetto alla
concatenazione di eventi calamitosi.
All’incontro,
dal carattere operativo, hanno partecipato anche
i consiglieri regionali Sandro Mariani, Mauro Di
Dalmazio, Paolo Gatti, l’assessore regionale
all’Agricoltura, Dino Pepe; il presidente
dell’ANCI Abruzzo, Luciano Lapenna e numerosi
consiglieri provinciali.
Di Sabatino
ha proposto che da ogni Comune parta
l’organizzazione di una presenza di cittadini e
istituzioni sulla scia di quanto sta facendo il
capoluogo che due giorni fa ha organizzato una
riunione per mobilitare la città: il primo punto
di raccolta sarà certamente a Teramo, alle ore 8
del 2 marzo, al piazzale di Piano D’Accio
adiacente lo stadio comunale; i comuni dell’area
interna potrebbero trovarsi a Colledara
(all’ingresso dell’autostrada per Roma) ed è in
via di definizione un punto d’incontro con gli
autobus provenienti da fuori provincia.
Una volta a
Roma il corteo si dirigerà verso Montecitorio
anche se, nella piazza antistante la Camera dei
Deputati, da protocollo di sicurezza, potranno
stazionare solo in cinquecento. Intanto, come
riferito dal presidente Di Sabatino, c’è un
lavoro di relazione che stanno facendo i
Parlamentari teramani per organizzare un
incontro fra una delegazione qualificata di
istituzioni locali e gli interlocutori
nazionali.
Subito dopo
la riunione con i Sindaci il presidente Di
Sabatino ha incontrato anche associazioni e
operatori culturali: «Una voce importante
che non può mancare alla manifestazione di Roma
e che sarà determinante anche nei processi di
ricostruzione perché cultura, conoscenza ed
espressioni artistiche sono il collante di una
comunità e anche una leva di resistenza e
cambiamento. A loro abbiamo chiesto un
contributo di idee sulla sceneggiatura del
corteo e delle azioni performative per
interpretare, in maniera corale, il messaggio
che vogliamo trasmettere all’opinione pubblica e
alle istituzionali nazionali».
Nelle
prossime ore saranno definiti i particolari
organizzativi, intanto per il Comune di Teramo,
ci si può prenotare telefonando allo 0861.324235
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Provincia convoca i Sindaci
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- La Provincia,
sulla base di quando stabilito con il
deliberato
dell'Assemblea dei Sindaci il 13 febbraio scorso(nella foto),
ha convocato tutti i Sindaci per giovedì 23
febbraio alle ore 10.30 per definire modalità e
contenuti della manifestazione che dovrebbe
svolgersi a Roma il prossimo 2 marzo con
l'obiettivo di richiamare l'attenzione del
Governo, del Parlamento e dell'opinione pubblica
rispetto alle emergenze che sta vivendo il
territorio teramano.
«Questa è
una battaglia di tutti altrimenti si perde.
Interessa tutti i Comuni del teramano perchè le
emergenze delle aree interne e della montagna si
riversano con effetti negativi anche sulla
costa: basta pensare al turismo ma anche alle
numerose implicazioni socio urbanistiche di
questo esodo dei paesi dell'entroterra»,
spiega il presidente Renzo Di Sabatino che
aggiunge: «Ed è una battaglia le cui ragioni,
comprensibilmente, potrebbero non essere così
scontate per altri territori del Centro Italia
danneggiati dal sisma. E' indispensabile,
quindi, coinvolgere tutti i livelli
istituzionali e l'opinione pubblica più ampia.
C'è un tema centrale che ci unisce tutti: la
fragilità della nostra terra e la fragilità e le
contraddizioni del modello di sviluppo. Per
affrontarlo ci vogliono strumenti, finanziari e
legislativi, disegnati su misura proprio per
evitare di sprecare risorse, come già accaduto
in passato, riparando i danni ma non le cause.
Una battaglia di rigore che dobbiamo far
comprendere partendo dal rigore delle nostre
motivazioni».
Al centro delle richieste la revisione del
cosiddetto Decreto Sisma che attualmente, nel
suo processo di conversione in disegno di legge,
è all'esame della Commissione Ambiente della
Camera dei Deputati. E domani, alle 15,30, ci
sarà l'audizione dei Presidenti delle Province
interessate (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo,
L'Aquila, Macerata, Rieti, Perugia, Teramo e
Terni) e quindi anche di Renzo Di Sabatino. "
All’incontro, dal
carattere operativo,
hanno partecipato anche
i consiglieri regionali
Sandro Mariani, Mauro Di
Dalmazio, Paolo Gatti,
l’assessore regionale
all’Agricoltura, Dino
Pepe; il presidente
dell’ANCI Abruzzo,
Luciano Lapenna e
numerosi consiglieri
provinciali.
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