INDIANAPOLIS,
26.5.2013
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E cosi’ il 38enne brasiliano Tony Kanaan, ha inserito il
suo nome ed il volto nella mitica coppa d’argento,
vincendo la 500 miglia del Memorial Day dinanzi al colombiano Munoz, rookie
sconosciuto, deciso a far piazza pulita sin dalle prove di qualifica.
“Sono felice di aver vinto, per due motivi” ha subito detto il vincitore
”Avevo un debito morale col grande Alex Zanardi, presente alla corsa
dell’Indiana, per avermi regalato un “charm” (amuleto) quale buon
augurio, e come vedete, mi ha fatto vincere. Alex e’ un amico ed un grande
campione. Poi ho promesso a mia moglie ed al mio rampollo che se vincevo
Indianapolis davo l’addio alle armi, alla lontananza che ci impone sofferenze di
vario indole".
Quindi, tra il tremito e la soddisfazione del successo, beveva un sorso di latte
e cospargendosi la testa (nell’Indiana lo champagne a fine gara non e’ permesso;
ndr). Ora il bravo Tony, dopo oltre 20 anni di carriera, successi e debacle,
puo’ anche decidere sul futuro suo e dei cari.
La carriera del brioso amico pilota piu’ conosciuto in America ebbe inizio in
Italia, quando esordi” nella classe Alfa Boxer, e vinse il Campionato. Una volta
in America il suo palmares e’ andato impinzandosi di vittorie e splendide
esibizioni, “ma il suo grande sogno era Indy”.
Oggi ha vinto guidando meta’ delle 56 passate in testa al gruppo per poi issarsi
saldamente al comando che ha tenuto duro sino alla conclusione della corsa.
Quando ad un giro dalla fine e’ scattato lasciandosi dietro lo sconosciuto
colombiano rookie Carlos Munoz che sin dalla vigilia dava a credere che avrebbe
sbaragliato con facilita’ gli altri 32 avversari.
Dopo aver “lavorato” con diverse squadre, finalmente Kanaan ha trovato quella
che si addice al suo “carattere”di pilota esperto, grintoso, intelligente. E
Kevin Kalkhoven, ex partner dell’altro magnate Jerry Forsythe, insieme all’ex
campione Indy car Jimmy Vasser ha preparato la macchina giusta, che ha risposto
al driver durante le 200 passate dell’ovale.
La corsa e’ stata relativamente pulita, molte le proteste a voce di piloti come
Pippa Mann, che alla fine se n’e’ tornata mogia mogia in Inghilterra, Diversi i
contatti con il muro; tra i malcapitati da annoverare Graham Rahall figlio
dell’asso Bobby, che ha svirgolato compiendo piroette verso la protezione, ma
al gran gala finale ci ha pensato il due volte asso di Indy Dario Franchitti,
il quale a due giri dalla fine, mentre si trovava 22mo, rientrato dopo un
rabbocco di carburante, con le gomme fredde, e la tensione per la rimonta,
finiva male contro la protezione.
Subito bandiera gialla, Kanaan scatta rabbiosamente allontanandosi facilmente
dagli inseguitori, e passa vittoriosamente sotto la bandierina a scacchi.
Tempi brutti per la rinomata scuderia Target-Ganassi i cui piloti fanno acqua.
Marco Andretti sembrava volesse realizzare il grande sogno, guidando bene, ma
non ha avuto il responso della macchina bizzosa.e nonno Andretti, dopo aver
fatto gli auguri al “bravo brasiliano Kanaan, il quale ha vinto meritatamente”,
ha cercato di spiegare “il calo” del nipote che ha marciato spesso in testa ma
ha perso tono sul finire concludendo quarto.
Ovviamente la stampa, i fans si attendevano risultati diversi, dietro la quinta
piazza ma soltanto l’inglese Wilson, il brasiliano Helio Castroneves, amico di
Kanaan, hanno retto al ritmo come pure il poleman Carpentier che non e’ stato
capace di marciare tra i primi dopo aver ottenuto il grado di caposquadra del
confuso e sciatto materiale umano. che ha girato al ritmo di 187.433 miglia
l’ora. Auguri ”vecchio” brasilero.
Lino Manocchia |