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Diario di bordo del Giulianova

Giulianova:Si tenta la strada della diplomazia o dell'emigrazione dopo la chiusura delle porte del Fadini

 

 

Giulianova, 7.02.2012 - Per evitare il peggio, non c'è altra strada della  “diplomazia” o dell'emigrazione dopo la decisione del sindaco Mastromauro di chiudere al pubblico le porte del Fadini. Il Giulianova, che è rimasto spiazzato,  si trova di fronte a un problema serio in più, come se non bastassero i guai degli stipendi e della scadenza del 15 febbraio. Anzi è un vero guazzabuglio quello che deve risolvere. Per regolamento, infatti, scatterebbe l’eliminazione dal campionato dopo quattro partite casalinghe a porte chiuse. L’alternativa, allora, è quella di trovare un campo abilitato in provincia, che non c’è, a meno di una deroga della Lega Pro allo stadio di Piano d’Accio, a Teramo. L’idea sarebbe anche quella di ottenere dalla Lega la disponibilità di stadi fuori provincia, tipo San Benedetto del Tronto, Pescara, Chieti, ma il calendario è intasato dalle concomitanze. E poi chi pagherebbe l’eventuale affitto, il Comune o il Giulianova Calcio? E' la questione degli abbonati. Molti di loro hanno fatto sentire la loro voce di protesta e di eventuale richiesta di rimborso. Il Giulianova, che stamani ha ricevuto la lettera con la quale Mastromauro ha comunicato la decisione annunciata ieri attraverso il comunicato stampa, auspica un passo indietro delle istituzioni, non soltanto da parte del sindaco ma anche degli stessi Vigili del Fuoco per un rinvio al prossimo campionato dell’imposizione del rispetto delle prescrizioni sugli interventi per l’agibilità del Fadini nel sistema antincendio ribaditi dal Gos. Senza considerare che la chiusura al pubblico del Fadini non varrebbe per le partite del Giulianova e di altre squadre ma per tutte le manifestazioni, non soltanto sportive. In questo caos, De Patre e la squadra rincorrono un minimo di tranquillità per gli allenamenti in vista della gara interna con l’Aversa Normanna che è a rischio di ulteriore rinvio per la neve prevista venerdì e sabato prossimi dai bollettini meteo. I giallorossi oggi pomeriggio hanno lavorato nella palestrina del Castrum e un po’ sulla spiaggia, prima che una nuova nevicata li inducesse a interrompere. Domani, ripareranno probabilmente nel parco giochi indoor di Giocolandia.

Un vero guazzabuglio. Per regolamento scatterebbe l’eliminazione dal campionato dopo quattro partite casalinghe a porte chiuse. L’alternativa è quella di trovare un campo abilitato in provincia, che non c’è, a meno di una deroga della Lega Pro allo stadio di Piano d’Accio, a Teramo, o quella di ottenere la disponibilità di stadi fuori provincia.
 
 
 

 

 
 

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