Giulianova, 16.4.2012 -
Dopo la
replica al sindaco Francesco
Mastromauro, sabato 14 aprile,
del Direttore generale della Lega
Pro, Francesco Ghirelli,
nella giornata
di domenica 15 aprile è intervenuto
anche il presidente della Lega Pro
Mario Macalli il quale, in
un'intervista andata in onda su
Radio Rai, ha criticato il primo
cittadino di Giulianova per le sue
prese di posizione.
“Sono contento che finalmente
qualcuno si sia interessato alla
questione dello stadio di
Giulianova, soprattutto dopo che né
il Ministro dell'Interno, né il
direttore generale Ghirelli e il
presidente Macalli avevano sentito
l’obbligo, almeno istituzionale, di
rispondere ad una mia precisa
richiesta del 7 marzo.
Evidentemente - dichiara il
sindaco Mastromauro - per essere
presi in considerazione non serve
ricorrere alle vie istituzionali,
che a mio dire rimangono quelle più
corrette da seguire e alle quali,
almeno per buona creanza,
occorrerebbe rispondere sempre in
via istituzionale, ma è necessario,
purtroppo, sollevare il classico
polverone”.
“Nella mia nota del 7 marzo
scorso, è bene ricordarlo, avevo
chiesto di sapere se i 77 stadi
italiani della Lega Pro fossero
conformi alla normativa sulla
sicurezza, inclusa ovviamente quella
contenuta nel DPR 151 del 2011, da
ultimo intervenuto. Una richiesta,
si badi, formulata da un sindaco, il
sottoscritto, che esigeva, ed esige,
solo il rispetto delle regole per
assicurare la par condicio, evitando
così che si abbiano figli e
figliastri e, quindi, che il
campionato venga falsato. Nelle
risposte ricevute, molto piccate,
colgo la difficoltà in cui si trova
la Lega calcio a dovere ammettere
che in alcuni campi si può giocare
in base ad ordinanze sindacali ed in
altri, come appunto a Giulianova,
questo non viene permesso. Ma è
inammissibile sostenere -
prosegue il sindaco – che
esistano agibilità provvisorie
perché questo non è vero, e si
ingenera solo confusione per i non
addetti ai lavori”.
“Leggo dalla risposta del dott.
Ghirelli – continua ancora
Mastromauro - che alcuni stadi
sarebbero in possesso di agibilità
date dalle Commissioni comunali o
provinciali, che per altri sono
state concesse deroghe dalla Lega
sui limiti di capienza necessaria
per la Seconda Divisione, e che in
altri ancora si gioca perché i
sindaci firmano ogni domenica le
ordinanze. A me, invece, questa
possibilità non è stata concessa. O
meglio, è stata concessa sino al 27
gennaio 2012 e non per il periodo
successivo. Ma va in proposito
rimarcato – dice il sindaco -
che il nostro stadio ha ottenuto dai
Vigili del Fuoco del comando di
Teramo, il 20 giugno del 2010,
il parere preventivo di conformità
antincendio, e anche, il 10
settembre sempre del 2010, il
parere favorevole sul progetto di
adeguamento generale del “Fadini” da
parte della Commissione di vigilanza
comunale per i pubblici spettacoli.
Il che non è poco. E mi viene da
chiedere quanti altri stadi abbiano
gli stessi pareri. Così come mi
chiedo su quali presupposti siano
stati rilasciati i pareri delle
commissioni di vigilanza quando un
punto essenziale sotto il profilo
dell'ordine pubblico è costituito
dalla presenza, negli stadi, di aree
di servizio per il filtraggio degli
spettatori. E quanti sono gli stadi
che ne sono dotati? Ripeto ancora
che è lontano da me ogni intento di
recare danno ad altri, ed alla Lega
stessa. Voglio solo sapere. E credo
che oltre a me – conclude il
sindaco - tutti abbiano il
diritto di sapere. Voglio quindi
sperare che questa volta mi venga
inoltrata dalla Lega una risposta
ufficiale così da sgomberare il
campo da ogni dubbio”. |